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Dedica a cui stai rispondendo
Vi prego di leggere la mia storia e di darmi qualche consiglio. Non è drammatica, ma cmq difficile da sopportare, anche perchè dopo aver letto vere dediche drammatiche dovrei solo essere felice di come sto.
Io sono un giovane ragazzo di 20 anni gay, che vive all'interno di una famiglia completamente OMOFOBA. Parla dei gay come se fossero dei malati mentali, dei depravati. Non li sopportano dicono che sono contro natura inaccettabili. Ora per me accettare questa mia condizione sessuale non è stato facile. Ho tentato il suicidio, perchè ogni volta che i miei parlavano di omosessualità usavano parole davvero orribili, e in mezzo ai loro discorsi c'ero io indirettamente... parlando con mia zia, che contro i gay non ha nulla, i miei sono stati in grado di dire che non avrebbero voluto nemmeno immaginare cosa significasse avere un figlio "In quelle condizioni pietose". Lei rispose: "E se vostro figlio lo fosse?"- non risposero mi guardarono come per dire "non lo sarà mai". Oh quanto si sono sbagliati. Quanto non hanno saputo interpretare i miei dolori. Loro sono perfetti, e l'unico pregiudizio che hanno è proprio sugli omosessuali. Ma io non ho chiesto a nessuno di essere gay. Non ho chiesto a nessuno di essere come dicono loro contro natura, anzi se potessi lo eviterei, perchè questa società di m**da si crede perfetta. Si crede capace di giudicare senza sapere che cosa significhi essere omosessuali. Crede che noi abbiamo la voglia di vivere contro la morale, ma mica capisce che in realtà omosessuali lo si è e basta. I Per di più sono credente, vivo in un ambiente cattolico e anche li non scherzano. Ogni volta che si affronta l'argomento col sacerdote devo sentir dire le peggio cose: Il papa dice che sono uno sbaglio della natura... vabbè ma lasciamo il papa. Il fatto è questo, ma io so che Dio mi ama, come gli altri anzi sono convinto che Dio non ha nulla contro di noi e la nostra sessualità. Perchè altrimenti sarebbe un dio cattivo e non amor puri come credo. Come può crearmi così e poi dire che sono malato? Dio non fa di queste cose, queste cose le fa solo l'uomo...
Rientrate in casa la sera sapendo che il luogo dove dovrei trovare conforto è il luogo dove ho paura di stare non è bello. Anzi è assolutamente distruttivo. Non parlo ai miei, non mi confido, e loro danno scontato che io sia normale. Ma chi? chi glielo fa pensare? Nemmeno posso dirglielo. Sono anziani, e per loro un trauma come questo potrebbe essere pericoloso... non scherzo. Poi un giorno, non so perchè arriva una ragazza bellissima, l'unica ragazza che mi è piaciuta anche fisicamente. Mi ci sono messo e avevo trovato la normalità. Sapete che vuol dire? Addio dubbi problemi, andava tutto bene!! Ero davvero cotto di lei. Ma oggi mi ha lasciato, e tutto torna come prima. E' ora che io affronti i miei problemi, ma significa andare contro tutto il mondo in cui fino a ieri ho vissuto. Scusate lo sfogo, ma sono debole per sopportarlo da solo.
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