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Immagina noi due cullati da una dolce melodia, trasportati dall'euforia dell'amore di quella passione. Hai posato la tua testa sulle mie gambe proprio come un bimbo... si xkè infondo tu sei quello... un dolce bambino che ha bisogno d'affetto e di amore... quello ke io potrei darti. Con il mio indice percorro il tuo profilo soffermandomi su quel labbro leggermente sporgente ke tanto mi fa impazzire... piano ci adagio le mie labbra sopra assaporando quel brivido caldo che diffonde felicità. Siamo solo noi due, nell'angolo degli innamorati, in un mondo tutto nostro quello ke desideravamo tanto di avere. Solo noi, gli unici abitanti di un mondo florido pieno d'amore e nient'altro. Senza qualche stupido amico che condiziona le nostre decisioni, senza sofferenza e disperazione. Ti racconto una storia...
Due ragazzi che non sapevano neanke d'innamorarsi, di dividere i loro cuori e la loro anima lasciandola nell'altro. Ma il destino è imprevedibile e la vita è buffa. Entrambi abitavano da tredici e sedici anni in quella stessa città eppure non si erano mai visti, mai notati. La madre di lei le raccontò ke ci aveva perfino giocato quando erano piccoli. Lui la notò, un giorno, dopo che lei si era goduta una rilassante serata con le amiche. Anche lei pensò che quel ragazzo fosse interessante. Si conobbero, lei era fresca d'amore, una storia era appena terminata, lui invece aveva passato un mese con gli amici bisognoso di quell'affetto che la sua ex gli aveva portato via. Alla fine s'innamorarono. Ognuno aveva infilzato una spada nel corpo dell'altro sentendo l'ardore dell'amore, del vero amore. lei era persa di lui, lui anche. Vivevano l'uno dell'altro senza mai saziarsi. Il giorno degli innammorati venne e lui cercò di farlo sembrare un momento importante. Pioveva. Era freddo ma loro era riscaldati da quella fiamma che veniva sempre tenuta accesa dai loro cuori. Una giornata splendida, piena d'amore e di baci. Quanto l'amava! I giorni passarono, fecero molte cose insieme, lui la portò a casa sua e sulle note di una canzone d'amore si cullarono baciandosi, offrendosi l'uno all'altra. Quel giorno, lei, non lo dimentikò mai, tanto meno la canzone che l'accompagnò fino alla fine della loro storia.
Era marzo. Un sole splendente c'era fuori. Lei era decisa di baciarlo davvero, il tempo permetteva e poi si sentiva perfetta. La radio intonava una canzone triste, ma lei se ne fregava altamente, euforica com'era. All'improvviso il cellulare le squillò. Un messaggio. Era il suo. In quel piccolo apparecchio formato da mille microcip trasmetteva tantissime emozioni. La sua fu la disperazione. Scoppiò a piangere sentendosi vuota, come una madre senza il figlio disperata perchè gliel'hanno portato via. Quella stessa sensazione ha porvato lei. Andò fuori e il sole risplendeva dispettoso in contrasto con il suo stato d'anima. Piombò nell'oscurità. nel silenzio assordante, avvolta da fantasmi del passto, regnando tra lacrime amare e sogni di vetro. Ma in fondo c'era una luce. Il suo cuore. Lui la rivide. Era più bella che mai. Ora aveva ritrovato se stessa e si disse che anche lui avrebbe dovuto ritrovare se stesso Ma non seppe mai che la sua metà si trovava in quel piccolo cuore di cristallo, così fragile ma carico di sentimenti, dolce come il miele, profumato come un fiore e puro come l'acqua. I suoi amici. Era stati loro a rovinare quel sogno, ad infrangere quella trappola d'amore alzata da i due innamorati. Lei ora cercava la felicità. Era cambiata. Più determinata e sicura. non ebbe rimpianti... solo uno... di non avergli detto ti amo.
E dopo questa storia ti guardo, ma i tuoi occhi non sono più carichi d'amore. Ti alzi e te ne vai come un enstraneo e io rimano lì, immobile, appesa ad un filo che sta per spezzarsi. La felicità. Mentre tu cerchi te stesso canto il mio dolore a tutti, faccio sapere che la mia sofferenza e immensa. E il mio amore è infinito.
Sei stato importante, piccolo bimbo mio, per un attimo mi sono illusa che tu saresti tornato da me, che avremmo riscostruito la barriera d'amore, il nostro mondo escludendo gli altri. Ma non è così. Il destino non si può cambiare. Buona notte piccolo...
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