Rispondi alla dedica

L'invio delle risposte è gratuito, le informazioni del mittente sono opzionali.

Il tuo nome
Regione Provincia

Testo della risposta

Non pubblichiamo le risposte che contengono:

  • parole abbreviate "stile sms": ke cmq qnd sn...
  • lingue diverse dall'italiano (es. dialetti);
  • messaggi personali;
  • provocazioni o insulti;
  • testi non attinenti alla dedica;
  • richieste di informazioni personali;
  • solo giudizi senza darne una motivazione;
  • numeri di telefono, e-mail o siti Internet;

In ogni caso ci atteniamo alle linee guida di Google per il tipo e la qualità dei contenuti inseriti.
Vi invitiamo a leggere attentamente le NORME PER I CONTENUTI.

Dedica a cui stai rispondendo

Un ragazzo irraggiungibile..è sempre così che ti ho visto.
Ogni intervallo, ogni cambio d'ora vedevo te e i tuoi compagni di classe uscire dalla porta di fronte alla mia e scherzare tra di voi, ragazzi irraggiungibili con uno stile tutto vostro: fighetti ma davvero davvero particolari, non i soliti maranzetti che si vedono in giro.
Solo due di voi mi attiravano: Alberto, un ragazzo molto bello, sempre vestito all'ultima moda (credo che un ragazzo più bello di lui non l'ho mai visto da nessuna parte) e poi..
.. Poi c'eri tu.. di certo non sei il massimo in confronto ad Alberto, però hai un qualcosa in più rispetto a tutti gli altri per cui ogni volta che passavi si voltavano tutte verso di te.. insomma.. sei uno che si fa notare..
- Guardali.. Chry e Albe.. che belli che sono!
.. oramai le mie amiche si erano abituate alla mia "cotta" (se cotta si può chiamare) nei vostri confronti.. lui era la perfezione in bellezza, tu la bellezza più un carattere davvero speciale, ed è questo che mi attirava di te.
Ti ho osservato per tre anni, ascoltavo i nostri amici in comune parlare di te e mi sembrava di conoscerti da sempre. Ero arrivata a sapere tutto di te.. peccato che tu di me sapevi ben poco.. forse non avresti neanche saputo della mia esistenza se non fosse che avevo conosciuto Alberto e che mi salutava in giro per i corridoi..
Un giorno ero davanti la porta a chiacchierare con i miei compagni quando sei uscito dalla tua classe, ti sei fatto strada tra i tuoi compagni di classe e ti sei fermato di fronte a me..
Credo di averti guardato con un faccia da vera idiota.. eri davvero li per me? è stato un piccolo pensiero che mi è passato per la testa, ma tu mi hai subito chiesto: <<Scusa, mi potresti prestare il camice per laboratorio di chimica?>>.

Ti ho guardato con un'espressione indecifrabile, sono entrata in classe senza dire una parola, e poi con uno dei miei sorrisi che so che piacciono tanto sono uscita dall'aula e ti ho dato il camice..
Da quel giorno sei passato da essere Chry a essere "il bassetto del camice".. quanto aspettavo il venerdì.. alla quarta ora ero sempre fuori dalla porta ad aspettarti. E ogni volta tu venivi a chiedermelo e io te lo prestavo..è andata avanti così per qualche settimana e ogni tanto ci scambiavamo anche qualche battutina..
.. Eri innamorato del mio camice, dicevi..
Un giorno in giro per scuola mi hai salutato.. era la prima volta.. Quello però non era un semplice saluto.. mi hai fatto anche un sorriso davvero speciale.. sono rimasta bloccata a guardarti.. per un attimo ho trattenuto il respiro di fronte a te.. Mentre rispondevo al saluto stavano già partendo vari meccanismi nella mia testa.. cosa voleva dire quello sguardo che ti avevo visto negli occhi?
No.. di certo non era possibile che uno come te si potesse interessare a me.. avevo sicuramente capito male! So di non esser brutta, anzi, sono piuttosto ricercata, però da uno come te non me lo sarei mai aspettata: eri il mio sogno da tre anni! Era proprio questa la conclusione a cui ero giunta tornando in classe. L'ora dopo era di laboratorio di biologia, e io me ne andavo in giro con la testa tra le nuvole con indosso il mio camice pensando a te..
TOC TOC.. Mi sono girata verso la porta e sei entrato proprio te e ti sei diretto verso la prof sorridendomi ancora. In preda all'imbarazzo ho infilato le mani nelle tasche del camice e ho sentito che contenevano un foglietto.
Era tuo ed era destinato a me. C'era scritto solo "GRAZIE MILLE MARTA! BACIO, CHRY"
Mi sono girata di scatto verso di te e ti ho visto lì a cercare di convincere la prof a rimandare un compito. Eri bellissimo come al solito e mi guardavi. Ti eri accorto che avevo letto il tuo bigliettino e mi sorridevi.
Non sapevo ancora quanto avrei imparato ad apprezzare un tuo sorriso!

Da quel momento mi sono sentita che tra di noi ci sarebbe stato qualcosa.. non so perchè, ma era una specie di presentimento.. o forse di speranza..
Tornata in classe ti ho risposto su un bigliettino: "è SEMPRE UN PIACERE! BACIO, MARTA".. Dio, quella settimana il venerdì non arrivava più e alla fine quando ti ho dato il camice ero agitata come una bambinetta! Era tanto che non mi succedeva!
La prima cosa che ho fatto quando sono rientrata in classe l'ora dopo con il camice che mi avevi restituito in mano è stata guardare nelle tasche..
Mi ha fatto davvero molto piacere leggere su un tuo biglietto che il camice ce l'avevi sempre avuto ma ti eri particolarmente affezionato al mio!
Sapevo che era solo questione di tempo e avresti avuto il mio numero. Alberto è il tuo migliore amico, e te l'avrebbe dato al più presto perchè ce l'aveva.
Due giorni dopo mi è arrivato uno squillo di un numero che non conoscevo e sapevo già che eri tu. Con un messaggio simpatico ti ho chiesto chi eri, e quando mi hai risposto ho iniziato a fare i salti di gioia in classe fregandomene della prof di italiano che mi guardava storto.
Subito dopo quel messaggio hai bussato alla porta della classe e hai chiesto se potevano uscire i rappresentanti di classe. Io e un mio compagno siamo usciti e tu, che, come mi hai detto poi, non ti aspettavi che fossi rappresentante hai iniziato a balbettare imbarazzato.. ma come? tu così sempre sicuro di te stesso? è stato bellissimo capire che ero io a farti quell'effetto..
Sorrido ora se ripenso a quei momenti. Per te ho speso miliardi in ricariche telefoniche. Ci sentivamo in ogni momento della giornata con continui messaggi e poi abbiamo iniziato a parlarci di persona. Era una tortura tornare a casa da scuola e non vederti fino alle 8 del giorno dopo!
Dopo 4 o 5 giorni di messaggi mi sembrava di conoscerti da sempre, e abbiamo deciso di bigiare insieme la prima ora il mercoledì.
Quella mattina ti ho trovato ad aspettarmi di fronte al cancello (inutile dirlo: eri bello come il solito) e siamo andati a fare un giro per il paese.
Non ero in imbarazzo in tua presenza, come ho già detto mi sembrava di conoscerti da sempre. Abbiamo parlato di tutto, di storie passate, di ex fidanzati e poi siamo finiti su un argomento un po'dolente: io ero fidanzata.

C'era solo un piccolo problema: da quando c'eri tu il mio ragazzo non riuscivo più a sentirlo.. mi dava fastidio parlarci e mi dimenticavo completamente di lui.. il fatto che ci vedessimo solo la domenica non lo aiutava di certo. Sapevo che lui mi amava, lui mi aveva sempre dato certezze, ma di fronte a te non esisteva più nessun altro al d fuori di me e te. Inoltre eravamo in crisi da qualche settimana e io avevo già deciso di mollarlo prima di conoscerti.
Ne abbiamo parlato per tanto.. poi l'argomento si è spostato pian pianino fino a portarci a discorsi più piacevoli e all'improvviso ti sei girato verso di me e ti sei avvicinato al viso..
C'è stato un bacio.. uno solo perchè era già tardi, stava per suonare la seconda ora e dovevamo correre a scuola. Un bacio solo, ma è stato bellissimo.. quando poi ci siamo staccati mi hai guardato negli occhi sorridendo.. ancora quel tuo bel sorriso.. come vorrei incastonarmelo nel cuore..
Come volano le notizie: tutti i miei compagni di classe sapevano già tutto ancor prima che io entrassi in classe perchè alcuni miei amici ci avevano visti fuori insieme e hanno iniziato a chiedermi se avevo fatto le corna ad Andre. Il fatto è che per me non erano corna.. era un mese che ormai non lo consideravo più il mio ragazzo ma ogni volta che cercavo di dirglielo non credeva mai che facessi sul serio.. ci avevo provato in tutti i modi a mollarlo ma avevo sbattuto la testa contro scene suicide e attacchi di panico..

Lo aveva capito che non lo amavo più, però non voleva assolutamente che lo lasciassi.. gli andava bene persino che uscissi con un altro.. l'importante era mantenere quella stupida e falsa facciata da bella coppietta, invece dentro le crepe si erano già ingrandite e non erano più riparabili.
Comunque io e te abbiamo continuato a sentirci, a passare tutti gli intervalli insieme e a raggiungerci in ogni momento potessimo farlo. Sapevo che a scuola ti sca**ava baciarci davanti a tutti quindi non ti ho mai forzato e mi accontentavo di abbracci, bacini innocenti e parole.. parole.. parole.. Non mi importava, ero contenta così!
Non ti immagini neanche la mia sorpresa quindi nel momento in cui un giorno a fine intervallo ti sei avvicinato a me per darmi il solito bacio sulla guancia e me l'hai dato in bocca.. Mi hai colto completamente alla sprovvista.. Era un po' come ufficializzare tutto quel bacio li davanti alla classe tra le battutine e i commenti dei nostri compagni di classe.
Poi è arrivata la prima uscita ufficiale.. avevamo aspettato che tu facessi la patente per questo, perchè non abitiamo nello stesso paese.
Eravamo d'accordo che tu mi saresti passato a prendere dietro casa alle quattro. Quando mancavano due minuti alle quattro sono uscita di casa e sono andata verso il nostro punto d'incontro; nello stesso momento arrivavi tu.. tempismo perfetto!
Sono salita in macchina, siamo andati a parcheggiarla e siamo scesi per fare un giretto. Mentre camminavamo abbiamo incrociato una tua ex ragazza del mio paese, Cristina. Eravate stati insieme cinque anni fa per una sola settimana perchè tu l'avevi mollata subito. Ora lei è diventata la "ragazza facile" (per dire poco) non solo del mio paese, ma si è girata tutti i ragazzi della zona. Eri stupito del suo cambiamento: te la ricordavi bambina ed ora lei era li di fronte a te.. una donna..
Dopo tre secondi abbiamo cambiato argomento e siamo andati a sederci in un parchetto. Abbiamo parlato e riso per ore, e poi i tuoi baci.. quelli non me li dimentico di certo.. ogni tanto li sogno ancora..
.. Quello sì che è stato proprio un pomeriggio fantastico..
Abbiamo anche parlato tanto.. mi dicevi di come ti sentivi preso da me e che ero diventata una cosa seria per te.. e allora perchè dopo è successo tutto quello che è successo..?!
Siccome poi dovevo passare in piazza dai miei amici mi hai accompagnata dietro la chiesa. Da lì ti ho spiegato la strada per ritornare al tuo paese e ci siamo salutati.. un altro bacio.. un altro sorriso.. altri ricordi che riaprono una ferita..
Ma perchè sei così dannatamente bello?!

Quella sera mi sono ammalata. Mi è venuta la febbre alta e sono stata malissimo. Ho passato una settimana d'inferno perchè oltre a star male non ti sentivo perchè non avevi soldi nel telefono. Ogni giorno era un continuo litigio con mia madre perchè io volevo venire a tutti i costi a scuola, anche con la febbre a 39 e mezzo e se non mi reggevo in piedi.
Sentivo che c'era qualcosa che non andava tra noi due.. quando si tratta di storie riesco sempre a capire se c'è qualcosa che non va o se mi posso fidare, e in quei giorni non ero più sicura che andasse tutto bene.. sentivo che era successo qualcosa.
Le mie due migliori amiche cercavano di tranquillizzarmi dicendo che non dovevo preoccuparmi perchè ti eri sempre dimostrato molto preso da me e che pensavo certe cose solo perchè avevo la febbre alta.. dicevano che dovevo solo pensare a guarire senza preoccuparmi di te, che di certo stavi aspettando solo un mio ritorno a scuola.
Avrei preferito che fosse stato così.. sarei ancora con te..
Raccontare ora la nostra storia riapre in me una ferita, però voglio farcela, voglio ricordarmi anche tutti quei bei momenti che abbiamo passato insieme.. quanto mi hai fatto star bene..
La domenica sono andata a mangiar fuori con una mia amica.. non ti vedevo da mercoledì, ma oramai stavo meglio e il giorno dopo sarei venuta a scuola e ti avrei visto.. ma secondo me c'era qualcosa che non andava. Avevo cercato di scriverti un messaggio in cui ti chiedevo cosa c'era che non andava, ma avevo esaurito il credito e non potevo uscire per fare la ricarica perchè ero ammalata.
Era il momento del dolce al ristorante quando mi è suonato il cellulare. Un tuo messaggio!! Finalmente!!
"Ciao Marta, domani a scuola ti devo parlare, è meglio se rimaniamo amici. Chry"

Sto versando lacrime ancora adesso nello scrivere queste righe. So che ora sta arrivando la parte più difficile da raccontare.
In quel momento credo di aver sentito realmente il rumore del mio cuore che si spezzava, mi sono alzata e sono corsa verso il bagno mentre le lacrime lottavano con me per fuoriuscire. Rapidamente soccorsa dalla mia amica ho capito che dovevo riprendermi, non volevo passare tutto il pomeriggio in quelle condizioni, mi sono rimessa in sesto e sono uscita dal bagno.
Da quel momento, per la prima volta dopo mesi i miei occhi hanno smesso di sorridere.. ancora adesso chi mi guarda vi scorge un velo di tristezza anche nei momenti in cui rido.. mi sei rimasto dentro.
Il giorno dopo avrei voluto scappare da scuola.. proprio io che per tutti quei mesi non aspettavo altro di entrarci per raggiungerti. Ricordo il sospiro per farmi forza che ho fatto prima di varcare la soglia e poi.. ero dentro..
Ho raggiunto la mia classe e ho aspettato davanti alla porta il tuo arrivo.. Tu sei entrato nella tua classe dopo qualche minuto, poi sei uscito e ti sei messo anche tu davanti alla porta. La mia classe è proprio di fronte alla tua, ma vederti lì, con due metri di corridoio a dividerci mi ha fatto sentire quanto eri distante da me.. stavo aspettando che tu venissi a parlarmi, perchè sei rimasto li a guardarmi?!

Al suonare della campana sono andata in laboratorio di biologia, dove ho passato le due ore seguenti a piangere in braccio a Ste, il mio migliore amico.. mi è stato davvero vicino, poverino: mi ha sopportato senza un lamento per due ore e mi ha riempito di baci e di coccole.. non capivo perchè non volevi venire a parlarmi dopo che me l'avevi chiesto il giorno prima..
Al cambio d'ora mi hai detto di raggiungerti all'intervallo.. giuro che tremavo, ero agitatissima.. sapevo che dopo quei dieci minuti non sarei più stata la stessa.
All'intervallo sono venuta fuori dalla tua classe e tu sei rimasto dentro a guardarmi.. finalmente dopo che ti ho chiamato sei uscito e ancora sei rimasto in silenzio.
All'improvviso sei partito.. eri agitato.. ancora una volta sentivo un ragazzo sicuro come te balbettare.. Mi hai raccontato quello che ti era successo in quei quattro giorni, che Cristina, dopo averti visto con me si era improvvisamente ricordata di te e ti aveva chiesto di uscire.
Si può sapere perchè ca**o tu ci sei uscito?! Lei ci aveva provato molto spudoratamente con te, dicendoti pure di voler fare del sesso, ma tu ti eri reso conto di com'è in realtà e te ne eri andato..
Però adesso eri caduto in confusione.. Dicevi che non valeva la pena rinunciare a una ragazza speciale come me per una come lei, e mi hai chiesto se sarei riuscita a perdonarti e ad aspettare che ti chiarissi un attimo le idee per poi riprendere tutto come prima..
Ti risposi di sì..è questo il mio problema: ti avrei aspettato, e ti sto aspettando ancora adesso dopo due mesi. So che se tu tornassi io sarei qua a dirti subito di sì.
Il giorno dopo ero di nuovo malata. Mia mamma si arrabbiava perchè avevo voluto a tutti i costi andare a scuola ed ora avevo la ricaduta. Non la ascoltavo neanche, il mio pensiero giorno e notte era rivolto a te. Sono tornata dopo una settimana e c'era autogestione.
Il primo giorno ci sono rimasta malissimo, perchè tu non mi avevi cagato neanche di striscio. Il pomeriggio in casa ero raggomitolata sul letto a piangere quando mi è arrivato un tuo messaggio: "Perchè mi hai guardato così male oggi? Era proprio quello che non volevo" e io ti ho risposto che te l'eri sognato perchè io non ti avevo guardato male, anzi, siccome tu mi ignoravi non ti avevo guardato proprio. "Io non voglio per nessun motivo perderti perchè sei una persona speciale.." però a quanto pare le nostre concezioni di persona speciale non coincidono (lo so.. sono stata forse un po' troppo bast*rda, però il tuo comportamento mi stava facendo soffrire troppo) "Non lo so. So solo che mi fa male se sei fredda con me.. non voglio questo e se ti sto facendo del male non voglio fartene" no Chry, il fatto è che sto passando davvero un periodo di m**da e questa storia con te non mi aiuta proprio "Ho notato che c'era qualcosa che non andava.. so che adesso per te non conta niente ma può nascere una meravigliosa amicizia.." e invece ti sbagli.. di certo la tua amicizia non me la lascio scappare!
Il giorno dopo sei venuto a passare qualche minuto con me e siamo stati davvero contenti tutti e due.. eravamo di nuovo "noi due"!
Poi non ti sei più fatto sentire, ci sono state le vacanze di Natale e non ci vedevamo più.. tanto per cambiare io stavo malissimo. Capodanno l'ho passato ad una festa dove c'era anche Alberto e ho parlato con lui di te per più di un'ora..
La scuola è rincominciata ed io ero di nuovo malata.. non mi sono mai ammalata prima di questo periodo, ma ora la mia voglia di vederti veniva contrastata da attacchi di influenza: che rabbia!!

Quando sono tornata ti ho incrociato di fronte alla tua classe e sei venuto a chiedermi come andava e se stavo meglio. Non ero pronta ad avere un confronto con te: quel momento era stato il mio incubo per tutte le vacanze, così ti ho liquidato velocemente e sono entrata in classe. Nell'intervallo ci hai ritentato, ma io non mi sono fermata con te.
Era la cosa che desideravo di più a questo mondo, però non volevo farmi fregare nuovamente da te.
Il giorno dopo non mi hai salutato: ci eri rimasto male. Così ad un certo punto ti ho scritto un messaggio in cui ti dicevo che non avevo saputo cosa dirti, ti chiedevo scusa e se la tua offerta di amicizia fosse stata ancora valida.
"Amicizia in che senso?" Beh Chry, per me due amici sono due persone che si vogliono bene, che sono sincere tra loro e che si vedono ogni tanto "Sono contento. Io sono un tuo amico che ti vuole tanto bene, sei una persona speciale"
Nelle settimane successive però non ti sei comportato da amico. Ogni tanto mi venivi a cercare con supposizioni di qualcosa di più di un'amicizia, ma poi lasciavi cadere tutto. Io ero sempre più confusa e triste: la tua amicizia la volevo davvero.
Questo però succedeva solo ogni tanto, perchè per il resto delle volte mi ignoravi, facevi finta di non vedermi quando mi incontravi e, se proprio mi trovavi di fronte a te, mi salutavi a malapena.
Passavo i miei pomeriggi a piangere, non uscivo neanche più e quelle poche volte che lo facevo speravo sempre, rientrando, di trovarti davanti a casa ad aspettarmi. Mi facevo i miei filmini ad occhi aperti in cui tu tornavi, ma poi mi costringevo a tornare alla realtà perchè se no sarei stata ancora peggio.
Ogni notte, ma proprio ogni notte, sognavo che in qualche modo io e te ritornavamo insieme; ogni tanto nei sogni dicevo addirittura di no ad Albe per te! Poi al mio risveglio il mio letto era vuoto e nel buio della mia camera mi si riempivano gli occhi di lacrime.. erano solo sogni, sempre e solo sogni.
Finchè una domenica non mi sono definitivamente rotta della situazione e ti ho scritto un messaggio "Ciao Chry, se per te va bene domani avrei bisogno di parlarti". Sapevo di aver bisogno di un chiarimento, almeno per sapere com'eravamo rimasti, un motivo per rinunciare a te.
Il lunedì a quanto pare è destinato ad essere il giorno dei nostri chiarimenti e della mia agitazione. Ho passato le prime tre ore a scrivermi tutte le cose che ti dovevo dire e a tentare di calmarmi, poi finalmente è arrivato l'intervallo.
"Ti diverti a evitarmi? Se mi chiedi di essere tua amica devi davvero avere l'intenzione di essere mio amico, sennò evita di chiedermelo e finisce tutto qui! Continui a dirmi di volermi bene, ma il tuo comportamento non è quello di una persona che mi vuole bene!" E la nostra discussione è iniziata.

Mi hai detto che non mi stavi evitando, che io per te conto qualcosa e tante altre parole inutili.. Poi ad un certo punto il nostro discorso è caduto su Cristina, e io ti ho chiesto "Come va?" Mi hai risposto che eri tornato con una tua ex (non Cristina, ma un'altra) e poi hai aggiunto: "Ora sono felice. E a te come va?" ti ho guardato negli occhi e ti ho risposto: "Mi stai prendendo per il culo? Dovresti saperlo che la mia vita non va mai bene!" "Così mi fai sentire in colpa"
"Ma va, non è colpa tua.. il mio mondo non ruota intorno a te!".. invece sì.. il mio piccolo dannato mondo comprendeva solo ed esclusivamente te..
Alla fine dell'intervallo ci siamo separati e sono ritornata in classe. Tutti i miei amici mi chiedevano come era andata poi, dopo che glielo spiegavano, mi chiedevano come l'avevo presa. Rispondevo che non lo sapevo.. ed era vero: era come se il mio corpo fosse quello di un'automa senza pensieri, ho passato un giorno senza pensare.
Il giorno dopo le attività del mio cervello (tra l'altro di solito molto attive) sono riprese e ho capito di non esser più triste per te. Io avevo sempre avuto bisogno di una spiegazione, un qualcosa che mi facesse capire perchè da un giorno all'altro avevo smesso di esistere per te. Ora avevo saputo quello di cui avevo bisogno: stavi con un'altra e, siccome sapevo di tutte le volte che voi due vi eravate presi e rimollati, non mi dispiaceva. Sapevo che lei meritava di stare con te, che ci avevate provato tante volte, ma per stupidi motivi d'orgoglio avevate buttato via tutto.
"Ciao Chry, non sentirti in colpa per me. Sono stata male per molto, ma il motivo era quello di non aver mai ricevuto una spiegazione e ieri ho avuto quello che volevo. So farmi da parte quando devo e non lo faccio con rancore. Sai che ti ho sempre chiesto la verità e ora che l'ho ottenuta sono serena. Ti voglio bene Chry, ti auguro tutto il bene di questo mondo, bacio. Marta"
Poi ci siamo sentiti con qualche messaggio.. io tengo a te come persona, ti conosco davvero bene e con quei messaggi leggevo nel tuo cuore.
Poi abbiamo ripreso a salutarci, però non era più come prima.. solo qualche parolina ogni tanto.
Tutto questo finchè due settimane dopo non ti ho visto arrivare a scuola sconvolto. Ad un cambio d'ora sei venuto da me e ti ho chiesto cosa ci fosse che non andava. Hai iniziato a raccontarmi che la tua ragazza non voleva più parlare con te perchè tu eri uscito con una sua amica anche se non ci avevi fatto niente, la tua tipa lo sapeva ed era stata solo un'uscita tra amici. Eri davvero sconvolto.
Siamo stati a parlare per tanto, poi la tua prof è venuta a chiamarti perchè era già in classe da un po'. Dopo qualche minuto che ero entrata in classe anche io con una scusa sono uscita dalla classe sapendo già, anche se tu non mi avevi detto niente, che ti avrei trovato lì ad aspettarmi.
Non mi importava che tu mi parlassi di un'altra.. ero solo felice che ti stessi aiutando, che avevi capito che io ci sarei stata sempre per te e che in un momento di bisogno tra tutti i tuoi amici e le tue amiche fossi venuto a cercare proprio me.
Ti ho abbracciato, ho cercato di farti forza in tutti i modi e alla fine ci siamo salutati.
Da quel giorno non ti ho più visto perchè siamo a casa una settimana per Carnevale, però ogni tanto ci siamo sentiti.. ogni volta che succede penso a tutto il bene che ti voglio e che sinceramente, non provo nessun rancore nei tuoi confronti.
I miei occhi hanno rincominciato a sorridere, grazie anche alle mie compagne di classe con cui passo gran parte del mio tempo che mi sono state davvero vicine in tutto questo periodo. Non ho ancora rincominciato ad uscire, io che non aspettavo altro che i pomeriggi per fiondarmi fuori di casa non sono ancora pronta per farlo.
Ho sempre avuto uno scopo per uscire: incontrare le mie amiche e vedere qualcuno che mi interessava e poi, col tempo, vedere te. Il fatto è che da quando te ne sei andato non riesco più a interessarmi a nessuno.

Neppure i ragazzi più fighi mi attirano più.. ho respinto proposte da persone che erano sempre state il mio ideale di ragazzo. E poi le mie amiche hanno tutte il ragazzo in compagnia e io non me la sento di uscire con loro, cosa che prima ho sempre fatto tranquillamente, perchè mi viene da pensare che poco tempo fa anche io ero felice come loro.
Mi sento tremendamente sola, ma di questo non te ne faccio una colpa. Solo che spesso mi capita di pensare che se tra me e te non si fosse intromessa Cristina sarebbe tutto ancora come prima.. ti ha usato per vendetta di una vecchia storia tra me e lei.. si è vendicata proprio alla grande..è riuscita a soddisfare il suo capriccio.

Non so perchè ho scritto tutta questa storia, il fatto è che non ho mai raccontato proprio tutto a nessuno, ma solo degli spezzoni, ed ora vederlo scritto e sapere che magari qualcuno lo leggerà mi rincuora.. la nostra storia non verrà dimenticata..

Però se tornassi ti accetterei ancora.. ti amo..

so ke è lunga ma spero ke venga letta e pubblicata!!