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Dedica a cui stai rispondendo

Circa due anni o diciotto mesi dopo gli avvenimenti che concludono questa storia, quando si andò a cercare nel sotterraneo di Montfaucon il cadavere di Olivier le Daim, che era stato impiccato due giorni prima, e al quale Carlo VIII aveva concesso la grazia di esser sepolto a Saint-Laurent in migliore compagnia, si trovarono fra tutte quelle orrende carcasse due scheletri di cui uno teneva insolitamente abbracciato l'altro. Uno di questi due scheletri, che era quello di una donna, aveva ancora addosso qualche brandello di una veste che era stata bianca, e si vedeva intorno al collo una collana di grani di adrézarach con un sacchettino di seta, guarnito di vetrini verdi, che era aperto e vuoto. Questi oggetti avevano così poco valore che il boia senza dubbio li aveva lasciati perdere. L'altro scheletro, che teneva il primo strettamente abbracciato, era quello di un uomo. Si notò che aveva la colonna vertebrale deviata, la testa nelle scapole, e una gamba più corta dell'altra. Non aveva comunque nessuna rottura delle vertebre della nuca, ed era evidente che non era stato impiccato. Dunque l'uomo al quale era appartenuto era andato là, e vi era morto. Quando cercarono di staccarlo dallo scheletro che abbracciava, cadde in polvere.

VICTOR HUGO - NOTRE DAME DE PARIS