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Dedica a cui stai rispondendo
Non è che ti conoscessi benissimo... certo, ci era capitato di parlare, di scherzare, di passare del tempo insieme, ma mai troppo.
In fondo io non sapevo molto di te, e la cosa era reciproca, però negli ultimi mesi ti ho pensato tanto, e diverse volte ho pianto pensando a quanto sia ingiusta la vita. Mi ricordo ancora quando mi hanno detto che tu ti eri ammalato, ero in pullman, era mattino presto e io ero ancora mezza addormentata, quando una mia amica mi si avvicina e mi dice: "Hanno ricoverato Marco...sta male, ma non si sa bene cos'abbia". Leucemia. Quando ho saputo cos'era che ti faceva stare così male, che ti costringeva in un letto di ospedale, mi sono sentita tanto triste.Quanti mesi hai passato in quel letto?Quattro, cinque,...non mi ricordo neanche più. Comunque troppi. E quando te ne sei andato...quella telefonata alle 11 di sera "E' morto Marco..."Quanto ho pianto, non puoi nemmeno immaginarlo, con la testa fra le mani chiedendomi solo "Perchè?". E il tuo funerale...la Chiesa era così piena che a stento tutti eravamo riusciti a entrare, e più il prete parlava più noi piangevamo, guardando quella bara che ci sembrava così assurda, così fuori posto, con la tua chitarra appoggiata sopra. E quando il tuo migliore amico ha preso in mano quella chitarra e con la voce rotta dal pianto ha cantato una canzone dedicata solo a te non puoi davvero immaginare quante lacrime abbiamo versato, maledicendo ciò che ti aveva strappato da noi. Ora spero solo che tu sia felice, mi manchi, manchi a tutti noi, e ci sono tante risposte che ancora non riesco a darmi...
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