la chiesa oltre le nuvole

fra gli orizzonti del cielo, immersa nelle vette silenziose come un regalo divino, abbracciandola di luce e' colori, di profumi troppo lontani hai ricordi giace una chiesetta.
una croce da un messaggio di speranza a chi l' osserva piu' da vicino nel silenzio che regala suoni al sovrano silenzio.
osservo la chiarezza di quel posto forse troppo vicino al cielo dove avvolta dalle nuvole possa esprimere i miei pensieri piu' da vicino a dio.
una volpe attraversa il sentiero fermandosi e guardandomi pensera' che cosa faccio nel suo mondo, perche' sono giunto nella sua natura ove lui ne sente la padronanza, e per la prima volta nella mia vita non so'
donargli risposta perche' e la mia sensazione a farmi sentire profano al suo mondo, semplicemente chiaro.
che strana la vita a volte stupida in certi periodi, protratti a superare ostacoli d'entita' a volte ridicole per grazia di non calpestare quanto piu' si ama nel proprio destino che innocente e' sublime va oltre le nuvole.
un giorno, forse non lontano leghero'una cima a queste nuvole, per non sentirmi piu' un profano di tale magia ma parte integrante di quel che a volte si ignora in pensieri e' poesia, rinascendo puro come un tempo oramai trascorso e' andato via per sempre.
ora tu, chiesetta oltre le nuvole innalzata da candite mani di un uomo ormai sparito nel destino di un mattino di nebbia, regalami l'ultimo sogno della mia vita, prima che possa addormentarmi senza un sogno nascosto dentro una lacrima che asciugata troppo in fretta donera' una
nuvola sopra la chiesetta, ove il silenzio donera' pensieri d'amore ad un'altra poesia.