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Dedica a cui stai rispondendo

Oggi il prof di matematica mi ha interrogata. Niente di strano, direte, capita.
Però non capire assolutamente niente di quello che mi chiede??
Dice qualcosa del tipo "In che caso siamo?"... Ablativo?, penso io, però preferisco tenere la bocca chiusa. Ripete la domanda più volte, io sento lontanissime le voci dei compagni che si abbassano, fino a sparire del tutto. Ganzo, il prof che mi studia fisso, altre ventinove persone col fiato in bocca, pronte all'esplosione... e io che viaggio distante... tanto che quando il prof chiede "Dove siamo?" rischio di rispondere "All'inferno." Apre la bocca con gli occhi al cielo:
"A scuola"... eh, appunto.
Naturalmente non può fare a meno di prendermi in giro tutto il resto dell'ora, e quando mi caccia al posto e piombo di nuovo in me non sono sicura se piangere... e invece mi piego in due, e inizio a ridere!!! Sì, rido, pensando alla figuraccia che ho fatto... e ripetendo in me stessa "Ma certo che allora non so proprio niente!", prendo un foglio da sotto al banco e là sfogo tutti i miei pensieri. Il prof mi ha notata... e ha l'aria decisamente delusa. Per rifarsi, corre verso di me e mi strappa il foglio dalle mani: "Vediamo un po' che c'è scritto qui!"... si prepara all'attacco, ma poi-io mi sento leggera come una farfalla-si blocca: lui non lo capisce, l'inglese.
Coll'anima che vola felice, dopo esco da scuola... e mi fermo. Mi è rimasto un dubbio. "Ehi!"grido ad un'amica"Nell'interrogazione sono arrossita?" Lei ha l'aria sincera: "Proprio per niente. Sei rimasta sempre uguale."
Fischio, e allontanandomi esulto: "Bene, allora ho vinto io!"
Corro via, l'aria d'inverno, che all'improvviso si è fatta calda e rassicurante, che mi saluta accarezzandomi i capelli.
E' fantastico vivere nuove emozioni... anche se a scuola.