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E? vero, sapevi che era un padre, del resto che ci andrebbe a fare tutti i giorni davanti all? uscita della scuola? ma quando hai sentito "ciao papà!" provenire dalla bocca di quel bimbo ti è venuto un tuffo al cuore..è come se dentro di te quell?amara verità si fosse confermata.
Quando ancora dovevi nascere lui aveva già 20anni, conosceva già il significato di amare, divertirsi e sapeva già tutte quelle cose che stai provando tu adesso, ma non ti interessa.E? grande, troppo grande, ma la cosa non ti tocca minimamente, ti sono sempre piaciuti quelli più grandi.
Da quando ha cominicato a piacerti ti svegli felice pensando che il giorno stesso lo vedrai e ti addormenti pensando a lui, ai suoi sguardi, ai suoi sorrisi."Ma come fa a piacerti?"già come fa a piacerti?Semplice, ti piace perchè è grande, perchè è maturo, bello come può essere bello un quarentenne e poi appena lo vedi avverti che è un uomo che ti potrebbe dare quel senso di protezione che hai sempre cercato, ma che nessuno è mai riuscito a darti.Jeans stracciati, giacca nera, quelle che vanno adesso e quel sorriso stampato sulle labbra, lo stesso che ti fa quando incrociate lo sguardo:è un uomo ma si veste come un ragazzo, si veste come ti piace che un ragazzo sia vestito.E? perfetto.Lo guardi e pensi a quanto lo desideri, lo guardi e pensi a come sarebbe bello essere stretta tra le braccia come ha stretto tra le braccia il bimbo con lo zaino sulle spalle.Sì,lo stesso che lo ha chiamato papà,suo figlio.Lo guardi, guardi la fede, guardi il bimbo e pensi a come è fortunata la donna che l?ha sposato e che gli ha dato tre figli."the awful truth is really sad",lo dicono anche i rolling stones, stai ascoltando la canzone adatta al momento adatto.La realtà è davvero così triste, purtroppo.Ti guarda, sorride e si volta, sale in macchina e se ne va;un giorno salirai anche tu su quella macchina, pensi.I minuti che hai a disposizione per vederlo, sono terminati.Ed ecco che riapri gli occhi e che la realtà ti si presenta davanti.Sei nei casini un?altra volta, tanto per cambiare, ma cosa ci puoi fare,"non si comanda al cuore" dice Vasco, mentre lo stereo continua a riprodurre le tue canzoni preferite, quelle che ascolti quando sei giù,quando vorresti fuggire il più lontano possibile e rifugiarti in te stessa e dirti che andrà tutto bene, che passerà anche questa, che non sono certo questi i problemi della vita, queste sono solo cose da ragazzine.Ma tu non sei una ragazzina, odi quando ti chiamano così,odi quando ti dicono che sei una bambina.Non sei una bambina, vorresti solo tornarci bambina, ma non lo sei, o almeno non pensi di esserlo.
E mentre pensi, una lacrima scende, odi piangere, ma non ce la fai a tenerti tutto dentro, devi sfogarti in qualche modo, nessuno può capirti in questo momento, nessuno è in grado di aiutarti, tutti ti diranno di lasciare perdere, tutti diranno che non puoi pretendere niente, tutti diranno che non devi guardare lui, ma i tuoi coetanei, sì quegli stronzi dei tuoi coetanei, quelli che ti promettono tutto e poi spariscono, quelli che ti usano e basta, quelli che ti dicono "sei stupenda" solo per convincerti e approfittarne, quelli che ti dicono "ci tengo" e non sanno neanche cosa vuol dire, quegli stronzi.Lo stereo si è fermato, come la tua lacrima, che è caduta sulla pagina del tuo diario, bagnando la scritta"ti voglio a tutti i costi, sei il mio sogno",sfumandola.Pensi a lui.Ai suoi occhi, al suo sorriso, poi pensi a quel "ciao papà!" e ritorni dov?eri:nella tua triste realtà,la "awful truth" dei rolling stones, ma anche la tua, le "streets of love"che percorri sono davvero "full of tears".Non sarà mai tuo.
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