Domani ricomincia la scuola. Non ne ho voglia, non ho nemmeno fatto tutti i compiti...anzi, non ne ho proprio fatti dato che ho passato i miei pomeriggi o con lui o pensando a lui. Ma questa è un'altra storia. Sono in 4a superiore, e se Dio vuole queste sono state le mie penultime vacanze natalizie. Grande tristezza vi giuro. Non voglio tornare in quel posto orrido, e penso che molti di voi la penseranno come me. Con il magone, l'ansia e il nodo allo stomaco ho fatto un po' di mente locale. Domani mattina alle 7.30 sarò sotto casa della Cecy ad aspettare che scenda. Nel frattempo accendo il cellulare e spero che qualcuno mi abbia mandato qualcosa. Che Lui mi abbia mandato qualcosa. Poi scende, andiamo giù alla fermata e spesso incontriamo Paolo e Fede. Sono più piccoli di noi, uno in 1a e uno in 2a, ma non importa. Ridiamo e scherziamo. Prendiamo l'autobus, di solito sopra c'è la Vale, a volte anche Stefano, il suo ragazzo, mio compagno di classe. Andiamo tutti insieme a scuola. Ognuno parla delle sue ansie, di quello che ha fatto, di tutto. Ancora 10 minuti fuori dalla scuola, spesso a parlare anche con Lui e poi...noia fino alla ricreazione. Ma la mattina così, quei 40 minuti dalle 7.30 alle 8.10 sono bellissimi! Allora vorrei ringraziare la Cecy per essere sempre in ritardo e lasciarmi qualche minuto per riflettere da sola, Paolo e Fede, perchè ne hanno sempre una e mi fanno ridere, la Vale perchè spesso mi tranquillizza, Stefano perchè se non ci fosse la classe sarebbe un mortorio, Lui per il semplice fatto di esistere.