Oggi come più di cinque anni fa... sembra che il tempo non sia mai passato... sembra che sia tutto un film, una montatura, una storia sentita in giro... invece è la mia vita piccola, è la nostra vita... ricordo lo squillare del telefono, la mamma che urla come una pazza piangendo, non le reggono le gambe, papà corre al telefono e la tiene in piedi... e lei che urla, un urlo soffocato dai singhiozzi... "è morta Sara..." e io, Giuli, non riusciamo a capire come possa essere, non è possibile, Sara sta bene, l'ho sentita il giorno prima a telefono, sarà lo zio visto che ha il cancro... ma Sara no, è giovane, sta bene, è sana, è felice... come può essere successo? cosa è successo? non è possibile, mi scoppia la testa, mi manca il terreno sotto i piedi... e urlo... urlo fortissimo, un urlo che sembra venire dalle mie viscere... e piango... piango forte... alla messa di Natale tutti piangono e vengono a chiedermi se è vero o a farmi le condoglianze... ma perchè anche loro ci credono? non può essere vero... domani ti vedrò e rideremo insieme, rideremo di questo scherzo... vero Sara? il 25 a casa tua tutti sono disperati... la tua mamma piange e non parla più... tutti a tavola mangiano piangendo in silenzio... tuo papà sul divano non può piangere, è pieno di tubi, non può neanche parlare, eppure i suoi occhi sono straziati... continua a suonare il telefono, sono giornalisti che chiedono informazioni per il loro articolo... e chiunque risponda racconta la vostra vita... che eri una ragazza molto bella e molto buona, che facevi la parruchhiera, che avevi la patente da pochi mesi, che facevi la parrucchiera e sognavi di aprire un negozio tutto tuo, che eri fidanzata con Pier da 3 anni e che stavate mettendo via i soldi per sposarvi e metter su casa e famiglia, che facevi volontariato, che eri catechista e animatrice del centro estivo... che ti hanno uccisa mentre tornavi da un centro commerciale dove ti eri recata a comprare gli ultimi regali con il tuo ragazzo, che una macchina a 180km/h in controsenso ti è venuta addosso in uno scontro frontale... che sei moprta sul colpo e invece Pier è in coma e danno poche speranze... sul tavolo della sala ci sono sparse tutte le tue foto, c'è ancora il panettone al cioccolato che la mattina del 24 volevi mangiare ma la tua mamma tiha detto di aspettare il giorno dopo... in camera tua i soliti peluches, i tuoi soprammobili, i trucchi, e i regali delle tue amiche ancora impacchettati... anche se mancava un angolino perchè eri curiosa e avevi voluto vedere cosa erano, ma per aprirli davvero volevi aspettare la mattina di Natale, che per te non è mai arrivata... poi dopo tre giorni dicono che anche Pier è morto, ti ha raggiunto in paradiso... e allora mille frasi, che ho ancora impresse nella memoria... frasi di giornali che rileggo ogni qualvolta ho bisogno di ricordare... "resta l'album dei ricordi.con disperazione"... "sara e pier, quell'amore stroncato da un bolide impazzito"... "ladri che rubano anche la vita"... "era il Natale del loro amore, così è affogato nel sangue"... "Sara e i pirati, una brutta favola"... non capisco amore mio come sia potuto succedere... perchè proprio a te... eri perfetta, e non lo dico solo perchè ora non ci sei più... l'ho sempre pensato, l'ho sempre detto... vorrei dirtelo ancora piccola, vorrei stringerti forte a me... ma è solo una dolce illusione... ti amo Sara, più di ieri e meno di domani... sei tutto per me... ti regalerò un futuro felice, mi prenderò la nostra rivincita... tu non lasciarmi mai, insieme conquisteremo il mondo... è una promessa...