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La disperazione a volte porta a piangere di sconforto.. porta solo al tormento e ad altre trappole...non lo so, forse sono tutte sensazioni necessarie a rendersi conto, a conoscersi meglio. E io le sto vivendo tutte, anche se non c'è un ordine logico, a volte si intrecciano fra loro, a volte ho la sensazione di fare 2 passi avanti e 1 indietro, ma piano piano se mi volto indietro posso dire che...aiuto che paura dirlo...va meglio. Cerco di pensare in positivo, cerco di lasciare andare via le emozioni negative invece di tormentarmi per le colpe commesse...Cerco di non provare piu' invidia o rabbia per chi sta meglio..cerco di distrarmi dal chiudermi in me stessa e nella disperazione sterile che non porta da nessuna parte ma forse è indispensabile all'inizio per raccogliere un po ' di calore da chi capisce i tuoi sfoghi e ti regala bene e dolcezza...cerco comunque di continuare a trovare un modo per esprimere le mie fragilità agli altri senza dipendere dagli altri e dal loro giudizio, nel bene e nel male..
..e quando leggo qui che anche ad altri succede la stessa cosa mi sento meno sola..io che fino a qualche tempo fa venivo a consolare e a dare buoni consigli agli altri, ora ho perso il senso e mi ritrovo da questa parte, a capire questa perdita dentro in me stessa giu' nel profondo, a viverla.
Ad affrontarla davvero.. e posso dire Finalmente!, si finalmente, perchè solo affrontandola e vivendola sul serio sento che potro' liberare la mia vita da tutto quello che non le appartiene, potro' essere libera sul serio di appartenere a me stessa. Giri di parole per dire che.. che paura uscire da questo ruolo di vittimismo che si piange addosso, da persona che viene consolata, a persona che forse a sue spese sta scoprendo come funziona tutta questa faccenda del perdersi per ritrovarsi.."il ritorno a se stessi è l'inizio del cammino dell'uomo"
Ora si affaccia la possibilità di una nuova fase, quella in cui cioè vorrei cercare di reagire, anche se mi muovo a tentoni, e aggiusto il tiro, faccio piccoli passi, torno indietro, sbaglio, vado avanti ancora un po'. Che fatica.
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