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Appena arrivato, durante il banchetto inaugurale, Harry aveva l'impressione di non stare simpatico al professor Piton.Alla fine della prima lezione di Pozioniseppe che si era sbagliato.Non è che lo trovasse antipatico...lo ODIAVA.
Come Vitius anche Piton iniziò la lezione prendendo il registro, e sempre come Vitius, giunto al nome di Harry si fermò."Ah, vedo"disse con voce melliflua"Harry Potter.La nostra nuova...CELEBRITA'".Piton finì di fare l'appello e alzò lo sguardo sulla classe.Aveva gli occhi neri come quelli di Hagrid, ma del tutto privi del suo calore.Erano gelidi e vuoti, e facevano pensare a due tunnel immersi nel buio."Siete qui per impararela delicata scienza e l'arte esatta delle Pozioni, Poichèqui non si agitàinsulsamente la bacchetta, molti di voi si stenteranno a credere che si tratti di magia.Non mi aspetto che comprendiate a fondo la bellezza del calderone chebolle a fuoco lento, con i suoi vapori scintillanti, il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umanr, ammaliando la mente, stregando i sensi...Io posso insegnarvi ad imbottigliare la fama, la gloria, addirittura la morte...sempre che non siate una manica di teste di legno, come in genere sonotutti gli allievi che mi toccano".
J.K Rowling - Harry Potter e la Pietra Filosofale
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