Era una fredda mattina d'inverno, una come tante, era l'ultima settimana prima dell'inizio del secondo semestre. Sono stata svegliata dalle sirene dei mezzi di soccorso che gridavano al cielo tutta la loro rabbia. Per un paio d'ore ci siamo chiesti cosa fosse successo, poi è arrivata quella maledetta telefonata, era un amico di famiglia che ci avvertiva che avevi appena avuto un incidente con l'auto, sei finita fuori strada, quella strada che conoscevi fin troppo bene e che percorrevi ogni mattina, fin dalla nascita, e ti sei schiantata contro un albero. Nessuno di noi ci voleva credere, non poteva essere successo proprio a te. Per una settimana il paese è stato in sospeso, aspettando un miracolo dalla tua camera d'ospedale, un miracolo che non si è mai avverato. Poi il tg della sera che come prima notizia parla di te: "ELEONORA è MORTA". Ricordo ancora le parole del giornalista che annunciava la tua morte, lo sconforto che ci ha accompagnato nei giorni seguenti alla tua scomparsa e le parole del sacerdote per il tuo funerale. Ancora oggi, dopo 2 anni, continuo a chiedermi come possa essere successo proprio a te. Ele ti vogliamo ancora tutti bene e non ci dimenticheremo mai di te, SEI LA NOSTRA STELLA POLARE.