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Pochi giorni fa sei morto... i tuoi occhi si sono chiusi per sempre, non vedrò più il tuo splendido sorriso, perchè te ne sei andato? Perchè? Io ti amo
La droga è assasina, se potessi condannare qualcosa, condannerei la droga, se potessi incatenare qualcuno, imprigionerei la morte, affinchè le sue mani non prendano più nessun innocente...
La morte mi ha portato via due angeli, ero morta anche io, non trovavo niente per cui valesse la pena vivere, percorrevo le strade, senza sapere dove mi portavano, viaggiavo con la mente a cuei giorni orribili, una volta gioiosi e pieni di allegria, un leggero sorriso di un'allegria perduta, appariva sulla mia bocca, e le lacrime fecero capolinea. Camminavo per le lunghe strade, in un giorno piovoso come la mia vita, sembrava quasi che il cielo volesse piangere con me, percorrevo un viale, alberato, con la testa abbassata, non più alta e fiera come i giorni passati, che sembravano di secoli addietro, piangevo e serravo le mani a pugni, per cercare di trattenere l'urlo che scalpitava nella mia gola per uscire; ma d'un tratto quel sentimento di rabbia svanì nel nulla, così com'era venuto, qualcuno mi avva fermato afferandomi delicatamente per il braccio. Alzai il viso, e i miei occhi rossi per via delle lacrime, si incrociarono, con due occhi azzurri, come il cielo d'estate, belli, mai visti occhi così belli pensai in quel momento.
"Non hai visto come piove? Sei fradicia, ti prenderai qualcosa!" quelle furono parole bellissime, pronunciate da quel ragazzo, che gentilmente mi porse il suo cappello, per proteggermi, cercai di divincolarmi, dal discorso e andarmene, ma lui non mollò, e parlando, ci siamo ritrovati nel suo bar a parlare... fu un giorno diverso, i miei pensieri tristi di morte, erano come dissolti, parlavo con lui, e mi sentivo serena, anche se in alcuni momenti la voglia di paingere faceva capolineo nei miei occhi. Così conobbi quel ragazzo stupendo, che nei suoi occhi stupendi scorgevo una solitudine, mai vista prima d'ora, così, giorno dopo giorno, passavamo ore, in quel bar, a parlare di vita, dei nostri vissuti, in quel bar, ove, avevo fatto la conoscenza di tutti, ormai, m isentivo a casa, e nei giorni di depressione, mi rifugiavo da lui, dove trovavo sempre una parola gentile, che riusciva a calmarmi... ma una notte venni chaimata da sua sorella, l'uniche parole che riuscì a dirmi tra i singhiozzi furono poche " Jenn... vieni all'ospedale... Christy sta male... "
Corsi da lui, e scoprì che aveva avuto una crisi per overdose, era in coma, tutti temevano il peggio, ma io sapevo che si sarebbe ripreso, e così fu, quando fu in grado di tornare a casa, mi feci racocntare tutto, e compresi perchè si leggeva tanta sofferenza e solitudine nei suoi ochhi, rimasi con lui, tutta la notte. Mi disse che volava smettere di dograrsi, perchè aveva incontrato me, e non voleva lasicarmi, e gli promisi che insieme c'è l'avremmo fatta.
Ma purtroppo non fu così, le notizie brutte arrivano sempre nei momenti peggiori, e qualcosa toccò me nel profondo, facendomi crollare in depressione, smisi di prendere le pillole prescritte dai medici, dopo il tentato suicidio e mi barricai in casa, disattivando il telefono e spegnando il cellulare.
Per settimane non uscì di casa, non volevo, rimasi stesa nel letto... mi sembravo anni... ma poi arrivò lui che mi fece rinsalire, e quando aprì gli occhi vidi com'era ridotto, magro, troppo, magro, debole come un gattino, e pallido come un cencio... mi sentii morrie, gli avevo promesso che l'avrei aiutato ma non la mantenni la promessa
Rimase accanto a me... tremava, soffriva, ma rimase con me, non cadette nella tentazione della droga, che lo stava distruggendo...
Mi disse che io ero diventata la sua nuova droga, e voleva rimanere con me...
Ma nemmeno lui mantenne la promessa...
Giorni a seguire, decisio di andare a trovarlo... ma non lo trovai, incrociai la sorella, che mi diede la conferma di ciò che temevo... era scivolato nell'oblio che lentamente cercava di risalirle, per incontrare la luce... rimase in coma per due settimane o poco più, sino a quando il suo cuore non smise di battere per sempre... overdose dissero i medici...
Mi sento in colpa, per non averlo aiutato, per non essergli stato vicino come avrei voluto, mi ero innamorata, ma il mio stupido dolore mi aveva allontanato da lui, avrei potuto salvarlo, ma non l'ho fatto, dovevo morire io, non lui... mi sento morta dentro... avevo bisogno di lui, della sua mano che accarezzava la mia testa, del suo corpo da tringere quando volevo tagliarmi, del suo profumo per addormentarmi, dei suoi baci per trovare la serenità... HO BISOGNO DI TE!!! TI PREGO TORNA DA ME!!!! NON ABBANDONARMI TI PREGO, COSì FINIRò PER MORIRE!!!! TI PREGO... ma forse io non merito la vita... ma non voglio nememno morire... o forse si? non lo so... non so più nienete ormai...
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