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Dedica a cui stai rispondendo
Jacopo,
quante volte ho pronunciato questo nome, da qualche mese a questa parte non passa giorno o ora in cui quelle sei lettere così familiari non sono nella mia testa.
Ogni mattina mi sveglio e mi rendo conto che per poche ragioni non verrei a scuola, non mi interessa salvarmi da un?interrogazione o dormire qualche ora in più se questo significa non stare in quel banco e sentire che comunque, anche se magari neanche ci rivolgiamo la parola, tu sei li e io posso vederti e convincermi ad ogni nuovo sguardo di quanto tu sia quello che voglio e non ho mai smesso di volere.
Quando mi fisso su una persona sono disposta a tutto pur di averla e così è stato con te anche se stavolta quel tutto è stato perdere un?amica. Non so perché l?ho fatto so che non vedevo altro, io volevo te, e già da prima che tra noi si instaurasse un normalissimo rapporto tra compagni di classe io ero segretamente gelosa e invidiosa delle attenzioni rivolte alle altre perchè quelle attenzione le volevo io.
Mi sono ritrovata così a mettere al centro della mia vita te, a scordare tutto il resto, la mie abitudini si sono pian paino stravolte, e ora mi rendo conto che anche quello che pensavo non avesse nessun collegamento con te era fatto in funzione di incontrarti o anche solo riuscire a parlare di te.
Non so cosa sia successo quella sera, la sera che per me è l?inizio di tutto; c?era qualcosa di diverso, abbiamo passato tutto quel tempo seduti vicini a parlare e non so come e perché ogni tanto incontravo il tuo sguardo ed era tutto meraviglioso, intorno non c?era più nient?altro, nessun altro.
Io quella sera me la ricordo nei minimi dettagli, ricordo le parole, ricordo l?ordine esatto degli avvenimenti e ogni tuo minimo spostamento, i particolari e quella sensazione strana che mai prima d?ora avevo provato.
Da quella sera ha cominciato a cambiare tutto, in classe non c?era più nessuno, per me eravamo in 2, a me interessava quello che dicevi tu, quello che facevi tu, ogni cambio dell?ora, ogni ora di buco era la mia meravigliosa occasione di stare più vicino a te.
Alla fine non avevo più pudore, volevo stare esclusivamente dov?eri tu e ci stavo, punto, e mi sono ritrovata così a dimenticare seriamente il mio passato non proprio ?remoto?, perché nella mia testa non c?era più spazio, solo Jacopo.
C?erano giorni della settimana che non sopportavo, il lunedì perché non c?era modo di avvicinarci, e in parte il venerdì perché iniziava quel maledetto fine settimana che mi allontanava da te, mentre il martedì avevo la mia ora di religione, il mercoledì tutto il giorno a scuola contenta, tutti i giorni ero contenta anche di niente bastava, basta vederti.
Non so per quale ragione ma non ho mai desiderato di vedere un film magari li per li mi è sembrato anche bello, non capivo più niente, mi sono ritrovata a vivere di quello che decidevi di giorno in giorno di darmi.
E ogni volta che un tuo sms arrivava il cuore usciva fuori... .si faceva un bel giro e poi tornava al suo posto aspettando il prossimo sms.
Stavo e comunque sto male, a volte mi capita di svegliarmi e accorgermi che è eccessivamente presto e purtroppo non è ancora l?ora di alzarsi e correre a scuola.
Hai ragione tu, io sono pazza, ogni volta che mi dici ?pazza? vorrei dirti che si la sono, sono pazza perché sono riuscita non a toccare il cielo con un dito ma proprio a volarci in quel cielo dove non c?era nient?altro che la persona che mi riempie la vita. E quel cielo mi è sembrato immenso e infinito e non vedevo quello che c?era sotto, non distinguevo più il sogno dalla realtà, quando ci sono stati quei baci dati a metà, con la mano sulla bocca, e poi senza, quando la normalità era vedere me in braccio a te, quando mandarci un sms con scritto ?cosa fai?? aveva un perché, ma soprattutto quando quella sera, quella meravigliosa sera, in cui non avevo la minima speranza che potesse succedere qualcosa invece c?è stato.
E allora mi rendo conto che in quel momento un posto insignificante diventa il più bello dove mai sia stata, che non sentivo freddo, che non potevo tremare se non dal brivido che mi dava stare così vicina a te. Mi sono ritrovata a tenere gli occhi aperti per non perdermi lo spettacolo di sentirti per 5 minuti mio, non credevo potesse essere vero, quella sera è stata così bella, non per chissà cosa, ma perché stavo con te, perché quel sogno ora lo sentivo li vicino a me, era tra le mie braccia.
Non so perché da quella sera mi sono messa in testa che non ti avrei mai più avuto in quel modo. E li per lì non mi è bastato. Non capivo perché dovevo accontentarmi di aspettare che le cose cambiassero col dubbio che magari non sarebbero cambiate mai, così ho cercato di allontanarmi, avvicinandomi alle attenzioni di chi era disposto a stare con me.
E allora è li che ho sbagliato, ho perso tutto per ritrovarmi con niente, per arrivare alla conclusione che l?unica decisione è voltare pagina e iniziare da qui, da questa lettera.
Farò soffrire una persona, da morire, e soffrirò io, ma non posso continuare a dare a un altro quello che non posso dare a te; se nella mia testa ci sei tu, allora e giusto che io stia sola e che porti avanti i miei sentimenti senza pensare al futuro ma vivendo giorno per giorno.
E questa decisione ti allontanerà ancora di un passo da me.
Ma non importa, non ho pensato alle conseguenze delle mie azioni, e ora mi trovo a dover gestire una situazione alla quale non c?è altro rimedio che la verità, la verità che non posso più nascondere perché è troppo evidente, che mi si legge negli occhi, o che puoi legger nei messaggi che mando quando, con la scusa dell?essere fuori di me, sembrano quelli di una pazza in deliro ma che in realtà , dietro a inutili giri di parole, vogliono semplicemente dire che sono innamorata di te e che le mille dolcezze, gentilezze e il sentimento profondo che una persona meravigliosa prova per me non riesce a farmi scordare.
Io non ti voglio bene, io non so dare un nome a quello che provo... .e non lo troverò forse.
Mi vergogno solo di provare questo non so cosa, così infinito da non riuscire a contenerlo.
E la cosa assurda è che non mi interessa essere ricambiata perché io ti voglio lo stesso... non ti avrò mai.
Così come mai ti darò questa inutile lettera, atro delirio di una pazza.vorrei solo che tu ora non so come pensassi... LE MANCO... MI MANCA
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