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Dedica a cui stai rispondendo

Sono passate le due settimane dell?inferno..ho riaperto gli occhi dall?incubo peggiore... li ho riaperti con l?immagine di te che ieri ha varcato la porta di casa mia per l?ennesima volta..
Avevo più paura del solito, non potrei nemmeno definire di cosa avevo tanta paura.. non sono riuscita a starti vicino per la prima mezz?ora..non parlavi..eri freddo..e mi fissavi, mi fissavi continuamente..stando in silenzio... sembrava che cercassi qualcosa di nuovo, di diverso sul mio viso..cercavi forse le lacrime che avevo smesso di versare facendomi una ragione del destino della nostra storia? Non parlavi e continuavi a guardarmi..e mi mettevi in imbarazzo..
Poi ho deciso che era giusto che almeno provassi ad avvicinarmi a te..era come se tra noi due ci fosse un muro di vetro... potevamo guardarci..fissarci..ma non potevamo toccarci... avvicinarci... quasi avessimo entrambi paura di rompere la sottile lastra di vetro che sembrava dividerci..o forse era il nostro inguaribile orgoglio che ci teneva separati anche quando eravamo vicini sul divano..quell?orgoglio che nessuno dei due sembra mai riuscire a mettere da parte completamente per tornare dall?altro..e allora siamo i due bambini ai lati di una strada..la strada è la nostra vita..passa tanta gente..continuamente..ma noi siamo lì, uno di fronte all?altro a fissarci e nessuno sembra provare a voler attraversare per primo la strada per andare dall?altro..ma poi, quasi per magia, i nostri piedi iniziano a muoversi contemporaneamente..iniziano a fare i primi passi..insieme..l?uno verso l?altro..fino a raggiungere il centro della strada..per sfiorare di nuovo i nostri corpi come solo noi sappiamo fare..
Anche ieri deve essere successo così..abbiamo iniziato a camminare contemporaneamente e abbiamo annientato la barriera di ghiaccio che sembrava così insormontabile tra di noi semplicemente con il desiderio di possederci che avevamo dentro..
Ed è tornato tutto come era..forse meglio di prima..
Avevo dimenticato il tocco delle tue mani sulla mia schiena..il sapore dei tuoi baci... e ancora una volta, dopo due settimane, il mio cuore batteva forte, fortissimo mentre con una strana sicurezza infilavi dolcemente le tue mani sotto la mia camicia e mi sfioravi la pancia fino al bordo inferiore del reggiseno..Non l?avevi mai fatto prima..non te l?avevo mai permesso e non ci avevi nemmeno mai provato..ma l?hai saputo fare con una tale dolcezza, consapevolezza e sicurezza che non potevo fare a meno di sentire le tue mani addosso..
Eri bellissimo... tra le carezze, i baci che sapevano di fragola, le coccole..avevamo iniziato a fronteggiarci con una pesante armatura e con armi affilate e taglienti, ma minuto dopo minuto ci disfavamo sempre più della pesante corazza e depositavamo ogni difesa e ogni arma a terra per ricominciare quello strano gioco di sguardi, parole sussurrate, baci dolcissimi..
Sembrava di stare in una magia..in un sogno..avevamo avuto tanta paura entrambi di perderci..avevi avuto paura anche tu per quelle parole che avevi scritto e che come lame che avevano trafitto il mio cuore per una settimana..avevi avuto paura che io non ne avessi davvero più voluto sapere di te..ma eri anche convinto che tu eri solo mio, che io avevo occhi e parole e baci e abbracci solo per te..e infatti è così..è sempre stato così..anche quando mi hai detto che era tutto finito io continuavo ad amarti, benché sapessi di doverti odiare con tutta me stessa e dimenticare..dimenticare tutto..non potevo non amarti..anche in quei momenti..
E forse ho avuto più paura io di quanta ne hai avuta tu..sono stata messa di fronte ad una realtà troppo dura nel momento in cui avevo più bisogno di capire cosa c?era di bello al mondo..
Ho capito cos?è il dolore, il senso di vuoto e di incolmabile tristezza che vivrei se dovessi trovarmi sola davanti a tutto..cosciente di non avere più i tuoi abbracci per consolarmi..i tuoi baci per dimenticare tutto..l?ho provato e ho vissuto l?inferno..ora lo voglio dimenticare..e voglio vivere il nostro paradiso..