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Dedica a cui stai rispondendo

Ti scrivo questa lettera, con la speranza che da la su potrai leggerla.

1999, 1 giorno come tanti altri.
Papà era venuto a prendermi prima del solito, saltando quindi la lezione di inglese.
Non vedevo l?ora di arrivare a casa da scuola per dirti che l?interrogazione sulle tabelline, che mi avevi insegnato tu, era andata bene, avevo preso distinto. Papà in macchina era serio, non sapevo perché ma non aveva parlato tutto il viaggio. Arrivata a casa ero venuta a cercarti al lavoro ma il papà mi dissi che non c?eri eri uscito un attimo a portare via qualche macchina pensai io. Salii allora in casa per fare merenda e guardare i cartoni animati ma arrivò la mamma, spense la tv perché doveva dirci qualcosa. Aveva gli occhi ancora gonfi di lacrime, chissà quanto aveva già pianto e quando ancora avrebbe dovuto piangere. ? non c?è più è andato in paradiso dal signore, non tornerà più?... non sapevo cosa fare se piangere oppure tenermi tutto dentro. Allora scesi in casa tua, a vedere tutti gli altri parenti che erano venuti a trovare la nonna. Erano tutti molto tristi, soffrivano tutti, erano tutti in lacrime, io no, io nn piangevo, anzi non dovevo piangere, ma non perché non me ne importasse niente ma perchè dovevo fare forza alla mamma che stava davvero male per la tua scomparsa. Per piangere dovevo stare in solitudine, dove nessuno mi vedeva, mi ricordo che ero andata in terrazza a vedere tutti dall?alto e iniziai a parlarti, a domandarti il perché mi avevi lasciato sola. Nessuno sa quando ho sofferto e quanto ancora sto soffrendo perché anche adesso, dopo 7anni dalla tua morte, sono ancora qui in lacrime a cercare di parlarti, di avere una risposta da te, anche solo un gesto che mi faccia sapere che dall?alto mi guardi... Nonno mi manchi.. mi manchi tanto..
Eri un angelo in terra, ora sei un angelo in paradiso..