Anche tu hai avuto il tuo merito: sapevi sognare.
Il tuo numero 7 volava nel vento e travolgeva gli avversari, ma poi il destino ha travolto lui.
Non so se esista davvero la resurrezione, ma lui la farebbe su un campo di periferia e tornerebbe a prendere a calci l'invidia e la rabbia degli esclusi. Tornerebbe a saltare ostacoli e avversari, e questa volta per sempre.
Questo era Diego, e questo è quanto aveva scritto per un giornalino amatoriale..

Un buongiorno a tutti dal vostro Diego...Inizierei con le presentazioni: per chi non mi conosce sono un ragazzo della 5?, normale, senza alcun tipo di problema mentale, senza menomazioni e con un 3 (meritatissimo) di matematica in pagella..nella regola!..
Innumerevoli passioni, poche coltivate veramente e molte dimenticate in un cassetto chissà dove. Voi, sicuramente, sarete migliori di me... più costanti, più razionali... Non vi è alcun dubbio!
Vorrei però, tra tutte queste passioni dimenticate e non, raccontarvi quella che mi è rimasta: la passione per il pallone, il grande rotondo pallone! Perchè mi è nata questa passione? Probabilmente, perchè la musica del pallone che rotola sull?erba arida mi libera, mi fa toccare l'inferno con un dito e il paradiso con una mano... con i suoi goal e i suoi finti fuorigioco, il sudore e gli allenamenti interminabili ho il coraggio di camminare senza aver paura di cadere, parlare di vita e di morte con un' allegria ed una tristezza che solo nel gioco di squadra possono essere sintetizzate...
Spero che qualcuno di voi, assidui lettori del giornalino, leggerà queste brevi parole e chissà che non che non si incuriosirà e lo darà un calcio ad un pallone!..senza impegno!..
Vorrei, se non è troppo profano, dedicare queste brevi parole ad un giovane amico, Carlo, perchè so che anche lui non dimenticherà mai il rotolare del pallone che tanto ha amato e che sicuramente continuerà ad amare, in qualunque posto adesso Lui si trovi.
Grazie..