Rispondi alla dedica

L'invio delle risposte è gratuito, le informazioni del mittente sono opzionali.

Il tuo nome
Regione Provincia

Testo della risposta

Non pubblichiamo le risposte che contengono:

  • parole abbreviate "stile sms": ke cmq qnd sn...
  • lingue diverse dall'italiano (es. dialetti);
  • messaggi personali;
  • provocazioni o insulti;
  • testi non attinenti alla dedica;
  • richieste di informazioni personali;
  • solo giudizi senza darne una motivazione;
  • numeri di telefono, e-mail o siti Internet;

In ogni caso ci atteniamo alle linee guida di Google per il tipo e la qualità dei contenuti inseriti.
Vi invitiamo a leggere attentamente le NORME PER I CONTENUTI.

Dedica a cui stai rispondendo

E' da un po' che non vengo piu' qui.
Stasera ho bisogno di scrivere, ho bisogno di fare il punto della situazione e di rendere pubbliche le mie sensazioni. Sensazioni, ora forse un po' piu' ordinate dentro di me, sto imparando a non lasciarle andare in direzioni che non posso controllare e che mi portano fuori dai miei obiettivi. Ho sempre lasciato che i miei sfoghi seguissero la mia parte piu' sognante, i miei desideri troppo lontani dalla realtà, forse per scappare, per rifugiarmi in un mondo altrove, fatto di vuoti da colmare subito, richieste di attenzioni che si eauriscono in risposte che coccolano la mente e la lasciano ferma a trastullarsi nei suoi giochi morbosi. Ero bloccata, bloccata da me stessa, ferma forse perchè in quel momento avevo bisogno di fermarmi ma poi è stato difficile far ripartire la macchina delle mie emozioni, rimetterle in circolo, ridargli il via, ritrovare un senso per poter agire nella vita vera, rivedere tutto nella giusta dimensione. E ancora leggendo cio' che gli altri scrivono provo una sorta di paura, di ricadere anch'io nell'inerzia, nel senso di non senso, nell'irraggiungibile che ti fa sentire sempre che ti manca qualcosa, quando in realtà hai già tutto per poter essere sereno, solo che non lo riesci a vedere e allora perdi tutto, anche la voglia di vivere. Stavo male e non voglio perdere la capacità di capire le persone che ora si sentono cosi', perchè non voglio dimenticare cosa significa sentirsi in quel modo. Il mio è solo un modo per dire che rispetto il dolore di chi manifesta il suo malessere e le sue difficoltà a vivere. Vorrei mettere a mia disposizione la mia piccola esperienza, ma non mi sento ancora abbastanza sicura per scrivere che ne sono uscita o nel dire a tutti che se ne puo' uscire. Troppe volte mi sono sentita di vivere cosi', a metà, a singhiozzo, prima morta poi rinata, troppi passaggi da un estremo all'altro. Sono stata in analisi un anno e se c'è una cosa che ho imparato è a non eccedere. Eccedere nel compatire il proprio dolore o peggio nel farsi compatire, eccedere nel gioire della serenità ritrovata, troppa paura di perderla di nuovo. Mi muovo con cautela, ma mi muovo e ogni volta che sento di sbagliare ripenso al motivo che mi ha spinto a fare qualcosa e non mi sento piu' tanto in colpa se ho commesso un errore. Cosi' vado avanti, per tentativi ed errori, costruendo un'immagine di me che mi ritorna indietro da quello che faccio, dalle persone con cui parlo, da quanto di me stessa riesco a dare e da quanto inaspettatamente ricevo. E' una soddisfazione diversa, piu' lenta da raggiungere, piu' paziente e che mi insegna ad aspettare. Non è la parola di conforto, non è l'aiuto materiale, non è chi ti dice qual'è il vero scopo della tua vita, se non sei tu a capirlo dal di dentro.
E' difficile mantenere la rotta, è molto piu' facile lasciarsi andare ma non posso lasciarmi andare proprio adesso che mi sembra di condurre il gioco della mia vita: ora provo una felicità diversa, forse una sensazione piu' stabile di serenità, piu' a lungo termine, piu' difficile perchè dipende da me...prima cos'era? sembrava felicità quel sentirsi capita e aiutata, quella fame d'amore che veniva subito saziata per poi tornare ancora di nuovo a dipendere da chi ti puo' sfamare, come un bambino che dipende dalla mamma e non cresce mai. Ok, è passato tutto questo?, sono finalmente "grande"?...non posso dirlo, non piu', nè gridarlo ai 4 venti, non piu', posso solo dire, saliamo anche questo gradino e stavolta cerchiamo di non farci male e di pensare che le mie gambe sono abbastanza forti.
Scoprire da soli cio' che da' senso alla propria vita e fare una scelta in base a quel credo, l'unione di queste due cose è vivere.
Ogni scelta è personale, non dico la mia, basta con le parole, vado a vivere
:-)
Penso che prima o poi nella vita ognuno di noi possa riuscire a trovare un senso. Almeno ve lo auguro, con tutto il mio cuore
un bacino a tutti
Sabry