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Dedica a cui stai rispondendo

Mi trovavo circa 10 anni fà a 2200 mt di altitudine nell'appennino centrale tra Lazio e Abruzzo avevo camminato per circa 2 ore dopo aver lasciato l'automobile e avevo raggiunto un punto con un panorama stupendo
non c'era una casa sull'immenso sfondo che mi si apriva in basso su una vallata davvero incantevole, era piena estate e a gambe incrociate iniziai una profonda meditazione anche grazie al contesto intorno a me e giacevo immobile con le palme delle mani rivolte sulle ginocchia, dopo circa 1 ora di beatitudine e pace interiore arriva alle mie orecchie l'inconfondibile scampanellio di un gregge in avvicinamento, tipico di quei luoghi silenziosi e deserti, non me ne preoccupo e continuo imperterrito a meditare nelle profondità oceaniche del mio più profondo essere, ma dalla fessura dei miei occhi vedo un enorme maremmano che mi viene incontro ma poche volte ero stato così in pace e come una pietra continuo a meditare, il maremmano possente, enorme come sono i cani da quelle parti abituati a contrastare il dominio dei lupi che vivono lassù nei pressi del Gran Sasso mi si era accovacciato poco avanti a me ed aveva un atteggiamento calmo e felice, sembrava che dividesse con me quella stupenda meditazione di quel magico giorno, con gli occhi socchiusi notavo che sbatteva anche la coda ogni tanto dimostrandomi amicizia, solidarietà e gioia, dopo circa mezz'ora però sento dei passi umani e apro gli occhi, il cane balza in piedi e si mette rabbiosamente a ringhiare e abbaia due tre volte sole ma sembra un ruggito da quella cassa toracica possente esce un monito per quell'uomo che riconosco nel pastore di quelle pecore.
Si spaventa lì per lì perchè ci mette un pò a calmare il cane, che mi si riappallottola ai piedi e il pastore esterefatto mi dice:Questa non l'avevo mai vista il cane mio che aggredisce me il suo padrone per difendere te uno sconosciuto, roba da matti, ma che stai a fà quassù,stai a pregà?!
Ricordo ancora lo sguardo dolce di quel cane
possente con degli occhi color nocciola e una folta pelliccia bianca che in quel momento mi ha voluto far capire che non dovevo far caso all'ignoranza buona di quel pastore.
Risposi che il sole stava scendendo troppo
vicino alle cime che avevo intorno e un tramonto magnifico rosso sangue accompagnò
il nostro saluto e quando ripenso alla faccia sorpresa di quell'uomo e allo sguardo saggio di quel cane non posso fare a meno di sorridere e pensare a quanto è meravigliosa questa vita.
Vi abbraccio fratelli.