Milano-Padova.
Padova-Milan treno dopo treno, ora dopo ora.
Guardando il mondo scorrere veloce fuori dal finstrino e attendendo il momento per accendersi una sigaretta.
Lenisce l'angoscia, la nostalgia di non averlo qui.
Poi, via.Le prove, le coreografie, i miei occhi perennemente lucidi e spenti.
Il mio guardare giù dalla passerella, cercandolo continuamente senza trovarlo mai.Mai.
Sperandoci ogni volta come la prima, inseguendo ogni volta la speranza che tutto sia solo un incubo a cui porre fine.
Bisbiglio che lo amo, come se questo amore potesse riportarlo da me, come se l'amore fosse un amuleto in grado di proteggermi dalla sofferenza che mi attanaglia.
Spesso quasi non riesco a credere che tutto continui ad andare avanti senza lui:i giorni continuano a scorrere, le stagioni cambiano, il mondo continua a girare.
Per me, un mondo senza lui dovrebbe essere invaso totalmente dalla disperazione, dall'inadeguate di avviare questo sadico ballo che mi allontana sempre di più a lui.
Quando mi hanno detto che lui è morto ho creduto che l'universo intero si sarebbe fermato.Ho sentito le ossa disintegrarsi, il sangue ribollermi, gli occhi scoppiare, il cuore frantumarsi all'istante.
Il cielo non mi è crollato addosso, il sole l'indomani è sorto comunque, ma senza il mio principe, che il cielo sia grigio, nero o limpido non ha nessuna importanza.
Lui è ancora in tutta la vita più bella che mi circonda.