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Attenzione vi racconterò una storia del pifferaio magico sentiamo per ordine come andarono le cose... c'era una città nella valle fatrata dove ogni persona era addomesticata a vivere ogni giorno in modo che la sua condotta soddisfasse il re... in un cielo blu il sole scaldava i prati pieni di fiori gialli e profumati le case erano grandi e tutte colorate.. calde d'inverno e fresce d'estate per ogni abitante non c'era diversità secondo il volere di sua maestà la corte decideva il modo di vestire la lingua da parlare la musica da sentire e in questa forzata uniformità non c'era neanche un barlume di libertà.. divieto di cantare divieto di ballare e nei locali pubblici divieto di pensare i soli a non piegarsi a questa dittatura un pugno di topi nella fognatura trasgredivano la legge attaccavano il sistema sbombolando sui muri il loro emblema all'inizio erano pochi ma il gruppo cresceva da un pugno che erano diventarono una schiera di ratti rappatori graffitari in pieno effetto e i tubi delle fogne erano il loro ghetto ogni sabato sera nella foresta organizzavano un concerto una jam una festa perchè nel boscu un pifferaio li faceva ballare avrebbero fatto di tutto per sentirlo suonare erano ubriachi dalle nove alle sei.. nato per rappare sei quello che sei.. odiavano la corte ballavano e bevevano e il pifferaio magico.. quello in cui credevano.. il re era preoccupato per questa agitazione temeva l'evolversi in sovversione lui sapeva che i topi erano a conoscenza della crescita costante della loro potenza.. al pifferaio magico io devo parlare al capo delle guardie disse: vallo a catturare.. cosi alla corte quella sera entro un tipo strano che teneva un flauto stretto nella mano.. il re disse alle guardie potete uscire nessuno deve udire quello che gli voglio dire.. pifferaio magico stammi a sentire io possiedo di tutto e te lo sto per offrire lo so il talento non ti manca perchè sprecarlo con quella gentaglia.. sai benissimo anche tu che se lo voglio diventerai un divo venerato come un dio.. scarpe e magliette con sopra il tuo simbolo donne e soldi come se piovessero.. se questo ti interessa te lo posso dare ma prima c'è un favore che mi dovresti fare.. con il tuo flauto raduna i topastri.. falli divertire, bere e ballare come pazzi.. sarà l'ultima festa per quel marciumi perchè li spingerai giu fino al fiume saranno cosi ubriachi da non poter piu nuotare, ed uno dietro all'altro dovranno annegare.. eliminata quella feccia dalla mia nazione creerò una nuova star della canzone.. il pifferaio magico rispose: va bene e dopo sua altezza gli offrì da bere ma so che poi usci dalla corte coprendosi il viso per nascondere l'ombra di uno strano sorriso.. il pifferaio magico aveva un piano monto sul cavallo e galoppo lontano e città per città si fermava a suonare e in ogni posto i topi faceva ballare.. lo seguirono tutti nel suo viaggio nel paese tornò alla valle fatata che era già passato un mese e dietro lui c'erano topi a non finire un numero enorme impossibile da dire.. entrò nella via principale con il suo strano corteo arrivò al palazzo reale.. aiuto aiuto aiuto gridò il re terrorizzato mi hanno abbattuto mi hanno spodestato il pifferaio disse scusi maestà se ho regalato ai topi la sua città ma forse almeno loro sapranno rispettare la libertà di ognuno di fare e di pensare.. attenzione!! è passato molto tempo e nella valle fatata ora c'è una città dove la gente è abituata a vivere ogni giorno come gli piace nel rispetto e nella pace. Del pifferaio magico nient'altro io so, la sera della conquista a cavallo se ne andò.. disse ai topi mi dispiace non posso restare.. ci sono altre città.. altri pezzi da suonare...
PatatinaS
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