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Ieri ho guardato un film.
Una ragazza, che presto sarebbe diventata un vampiro, diceva di sentirsi folle perchè riusciva a sentire perfino lo zampettio dei topi al quarto piano.
Io riesco a sentire la presenza di Stefano nonostante lui non ci sia più..cos'è più folle?
Sto amando la follia estrema chre sfocia nella follia.
Solo con essa si può tentare di andare avanti senza sentire i morsi della sofferenza.
Se ci si lascia sopraffare dalla razionalità,dalla consapevolezza che all'addio non c'è ritorno si rischia di cadere sotto il peso della realtà.Una e cento volte.
La realtà..cos'è reale poi?
è reale la storia che ho vissuto,è reale l'amore che ho provato?
A volte mi sembra di essermi immaginata ogni cosa e di aver sognato tutto.
A volte non mi capacito di aver avuto così tanto dalla vita e di aver perso tutto la notte in cui è morto.
Ma cos'è poi la morte?
Stefano non è forse ancora qui?
Ecco, ci risiamo.la mia follia.
Dicono che giorno dopo giorno la mancanza dovrebbe svanire ed io credo di star vivendo il processo inverso:a me manca sempre di più,giorno dopo giorno.
Non intravedo soluzioni, non vedo nulla.
E vedere la sua foto sulla lapide mi sconvolge come se fosse la prima volta.
I suoi lineamenti così perfetti nel marmo bianco, freddo,gelido.
No, no riesco ad accettarlo.
Le sue foto dovevano unicamente riempire i miei diari, dovevano essere il segnalibro dei miei libri, dovevano solo..
E invece i suoi occhi mi guardano dal marmo senza suono, senza voce.C'è sempre la stessa espressione, dovrei abituarmici eppure anche in me c'è sempre lo stesso identico sconforto nel non averlo qui.
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