Dopo tanto tempo, capita che, seppur in un altra forma, un piccolo miracolo si rinnovi.
Attendevo ormai da mesi un segno, un qualunque segno in grado di riattivare i miei sensi.
è arrivato, oggi proprio quando avevo smesso di chiedere, di cercare, di sperare.
Sono andata a trovare Stefano in cimitero, con il mio solito mazzo di rose rosse e i miei soliti occhiali scuri.
E lì,chino sulla sua tomba, ho trovato Giacomo, uno dei suoi migliori amici.
Mi ha detto di avere a casa qualcosa che voleva lasciarmi ormai da tempo e mi è stato fatto il dono più grande che potessi ricevere.
Mi ha lasciato due filmini che non avevo mai visto in cui Stefano era in vacanza con i suoi amici di sempre.
Io non c'ero eppure ad ogni inquadratura pronunciava il mio nome, mi salutava, diceva: <così quando tornerò vedrà quanto mi è mancata>
Quei filmini lui non li ha mai potuti vedere ma in essi ho ritrovato il suo amore, il suo appoggio e la forza di tentare di mettere un piede dopo l'altro.
Necessitavo di un segno che mi dimostrasse che lui ancora può amarmi e l'ho avuto oggi, guardando il suo viso e le sue labbra mi nominavano senza sosta.
Probabilmente è sciocco, ma quando dell'amore si scoprono pezzi che non conoscevamo si può terminare il grande mosaico.
Unicamente quando esso è finito, concluso,unicamente quando ad esso non mancano tasselli si può sorridere per la sua bellezza, incorniciarlo e iniziarne uno nuovo di cui ignoriamo ancora la forma e il colore ma che sicuramente conterrà la luce della rinascita.