-Letta oggi, nella messa celebrata in memoria di Stefano-

Caro Stè,
il tempo impazza, guardo fuori dalla mia finestra ed è quasi Estate, con i suoi colori e le sue giornate di sole.
Eppure, i colori più accesi sono quelli vissuti con te e il nostro unico sole continui ad essere tu.
Se siamo qui, ancora una volta ma allo stesso tempo come se fosse la prima,è perchè vogliamo aiutarti nella conquista del cielo.
Ricordi quando ti dicevo che eri in grado di farmi volare?Beh, a quanto pare ci siamo alternati perchè ora è il tuo turno di volare in alto, sorvolando le nostre tristezze e tenendoci la mano quando abbiamo tanto, troppo bisogno di te.
Non basta semplice iodio per curare queste ferite come non basta non vederti per dimenticarsi degli anni migliori che ci hai regalato e di tutto l'amore che ancora ci tiene qui, ancorati in un unico abbraccio.
Il tempo trascorre lontano dai tuoi occhi eppure sempre vivi nei nostri discorsi, ti infili nelle nostre parole e nei nostri ricordi portandoci a sorridere, a piangere, a confondere la notte con il giorno, a dimenticare tutto il resto.
A volte mi trovo a singhiozzare tra la gente senza rendermene conto ma subito penso a come tu avresti voluto vedermi.
Ci hai insegnato ad essere felici e dobbiamo continuare ad esserlo, rincorrendo la speranza senza lasciarci intimorire dalle fitte alle gambe.
Anche le stelle muoiono ma ci è concesso vederne ancora la luce e, allo stesso modo, noi possiamo continuare ad amarti come sempre abbiamo fatto.
Voglio salutarti con una frase che ti avrebbe fatto brillare gli occhi:
"cerchiamo in ogni fine di vedere un inizio,
in ogni dolore una gioia e nella disperazione speranza".
Ma soprattutto, cerchiamo di parlarti senza aver bisogno di parole perchè tu conosci anche il suono dei nostri silenzi.
Vola alto, vola sempre per tutti noi e riposati nella pausa di un soffio di vento.
Sei il mio sogno Stè,il mio incanto.
Mi hai regalato il Paradiso in cui ora vivi.