Ogni notte prima di dormire spruzzo il profumo di Stefano sul mio cuscino.
Avvolta in quella fragranza, mi è possibile tornare indietro nel tempo e fingere che le mie lenzuola, la mia pelle ancora sappiano di lui.
Il suo vero profumo ormai da mesi e mesi se n'è andato, mangiato dall'aria, dalla quotidianeità.
Io lo sto unicamente simulando, cercando di fare un altare di piccole cose che il susseguirsi del tempo rende blasfemo e fasullo.
Ogni mattina la vita mi chiama ed io mi ci butto con lentezza, sperando di non vedere o trovare qualche frammento di lui che mi faccia star male.
Perchè ,se è vero che rincorro i ricordi, è ancor più vero che essi mi uccidono se arrivano inaspettatamente, senza che io li abbia chiesti o cercati.
Ho amato solo Stefano nella mia vita.
L'ho amato con tutta me stessa e più di me stessa ed è per questo che mi risulta difficile volermi bene.
Tutto l'affetto, tutto il mio sentimento è per Stefano e non ho altro da offire agli altri, a me, se non mani nude, aperte nell' attesa che qualcuno vi ponga un fiore, un frammento di stella, una speranza.
Il mio cielo non si può rasserenare se i miei occhi ciechi non riescono a vedere l'alba, i colori, la luce.
Tutta la luce che avevo se n'è andata e mi ha lasciato al buio.
Probabilmente di fronte a me ci sono tante strade ma mi è impossibile vederle e Stefano dall'alto mi guarda, senza dire una parola.