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Ciò che voglio scrivere non è il solito messaggio pacifista decorato di "pace, amore e buone intenzioni", ma è un ammonimento a noi stessi che calza a pennello in questa categoria. Vedo che qui vengono continuati a essere definiti guerrafondai solo i ricconi e i soldati, ma io penso che lo siamo anche noi tanto quanto loro, loro dipendono da noi perchè noi consumiamo i loro prodotti, prodotti ottenuti violentando i diritti altrui, siamo bravi a parlare, ma allo stesso tempo ci riempiamo la pancia. Il petrolio il petrolio (fosse la sola cosa che otteniamo con la forza)... siamo noi che lo consumiamo, quei ricconi tanto demonizzati si puliranno il sedere con i dollari finchè noi consumiamo, perchè questo siamo ai loro occhi, combustibile, nient'altro, potremo fare i moralisti, i desiderosi di giustizia, ma sempre da loro staremo a succhiare, sempre da loro dipenderemo, e intanto loro ci contrattaccano ulteriormente viziandoci, abituandoci a uno stile di vita spropositato, insano, a un benessere eccessivo, oggi siamo ricoperti di vanità, tanti che si giudicano umili lo fanno per pura vanità, nn lo dico con cattiveria, ma è una realtà oggettiva. "Ormai siamo talmente abituati a uscire con l'ombrello che nn sopportiamo più il contatto della pioggia".
Allora io guerrafondaio, voi guerrafondai, noi che oggi siamo i romani, i babilonesi, cosa possiamo fare anzichè parlare sconclusionatamente? Forse niente, perchè ormai siamo talmente immersi nel sistema che nn riusciremmo a immaginare uno stile di vita libero, che nn si erga sulle spalle di altri, però...potremmo magari cercare a moderarci nello stile di vita, rinunciando a tante cose inutili, potremmo cercare di giudicare di meno, di nn definire troppo chi sono i buoni o i cattivi, perchè noi stessi tutti siamo gli uni e gli altri, tutto questo nn porterà alla tanto agognata pace globale, ma forse aiuterà noi stessi a comprendere la verità delle cose.
Per chi vuole realmente la pace allora invece di parlare iniziasse a dimenticare se stesso e facesse come in passato ma anche nel presente tanta gente come per esempio Francesco D'Assisi, Galgano o un barbone che conobbi tempo fa accomunati tutti dal pensiero universale del "non voler ottenere la propria pace sulla sofferenza altrui", una massima che fu espressa da Buddha, io guerrafondaio mi considererò tale nonostante odio la violenza e le ingiustizie proprio perchè purtroppo ahimè campo sulle spalle di altri e nn ho la forza e il coraggio di rinunciare e cambiare così come hanno trovato la forza loro di fare, e voi?
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