Sono qui, stesa in camera, i ricordi invadono la mia testa, il mio corpo, la mia anima, il mio cuore.E pianti, e risate e sospiri e voglia di ritornare;ma non si può,il passato si chiama così perchè è già stato avvenuto, perchè già ti è stato concesso di viverlo e chiederesti troppo se esprimessi il desiderio di riveverlo fino allo sfinimento, di riprovare di nuovo quelle emozioni, quelle senzazioni.Sarebbe troppo.
E sempre sul letto, dove sto scrivendo questa pagina di dedica, il cd cambia traccia, la num.6:"semplicemente",scende una lacrima seguita da tante altre, continue,veloci.Rigano il mio viso, senza rispetto, impertinenti,facend capire che niente dura per sempre, neanche le lacrime:nascono dagli occhi, corrono veloci sulla guancia, per poi andare a morire sulle labbra.
Ormai è finita.Devi accettarlo.Questo è quello che mi ripeto ma che non riuscirò mai a capire.
Vivo di rimpianti, inutili.
Vivo di ricordi, significativi,ma ormai passati.
Mettiamola così:non vivo più.
Lo amo l'unica certezza che ho è questa.
Ogni mattina quando quella sveglia suonava l'unico motivo per il quale mi alzavo era per vedere il suo sguardo rassicurante, per rincontrare di nuovo la sua sicurezza, per riavere di nuovo quel silenzio magico che c'era stato e che ci aveva fatto innamorare.per guardarlo, per ridere ancora...
Allora ti metti a pensare, ma perchè proprio a me??che ho fatto di male?ma la risposta è che la vita è dura.Non hai fatto niente di male,è solo questione di tempo.Passerà...Edoardo lo dimenticherò e spero che quel sorriso che una volta era impresso nel mio viso ma che ora si è spento, ritorni a brillare di felicità e di speranza per vivere.