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Dedica a cui stai rispondendo

Eccomi nuovamente qui. E'il momento per una o due frasette che ho sulla punta della lingua.
Oggi pensavo, e mi veniva in mente, che sono molto cambiato da un annetto fa.
A quest'ora, più o meno, ero a macerarmi per la più devastante delle cotte che mai mi abbiano colpito nella vita, per una che avevo appena conosciuto e che non ha voluto conoscere me. Feci in tempo a scriverle un lettera: lei la apprezzò, me lo disse con un messaggio, e poi non l'ho più riveduta. E' stato come morire e rinascere, ma senza più gioia di vivere. E' stata la tempesta più grande e drammatica che mi sia mai capitata di affrontare. Pazienza, eccomi qui. E anche lei è acqua passata.
Poi ci ho provato con un'altra ragazza, e per poco non mi è andata bene. Ma era troppo bello per essere vero. E infatti non lo era. Le volevo bene, ma lei non l'ha capito, e ormai anche quest'avventura è passata sotto i ponti. Poi, dopo qualche mese, è una ragazza a innamorarsi di me. Non era mai successo, sono sincero. E mi sono trovato spaesato e spaventato: come un povero che improvvisamente trova un tesoro e non sa come trasportarlo.
Ma era una storia irrealizzabile: lei era una bella persona, ma io non ne ero innamorato e, alla fin fine, ho capito che ci stavamo facendo del male. Per un po' ho finto, sforzandomi di pensare che era pur sempre preferibile alla solitudine; ma poi mi sono accorto che non è così e che mi stavo comportando da egoista. Era una persona cui tenevo molto, ma non nel senso che voleva. E proprio perchè tenevo a lei come a una sorella avevo deciso di non continuare. Lei lo capii e, per un po' rimanemmo amici, ma altre complicazioni hanno diviso le nostre strade.
E passa via anche questa esperienza.
E ora? Ora sono forse meno sofferente ( ho imparato che il dolore è comunque sintomo di vitalità) e perciò ancora più vuoto e indifferente. Non ho quasi più voglia di uscire, mi rifugio in casa da solo a pensare a vecchi fantasmi, anche se ormai lo faccio con distacco. Non recrimino più, niente più rabbia per il destino cinico e baro, come si diceva tempo fa. Quasi mi tranquillizza la mia solitudine voluta. Mi sento come anestetizzato.
Scusate, volevo dire come mi sentivo. Non male, non bene. Quasi non mi sento. E ora la sfida e tornre a vedere un po' di luce e battere definitivamente fantasmi e vuoto.
Ecco, questa è la mia sfida e il mio impegno.
E non è poco.