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Anche oggi scrivo questa dedica chilometrica...Le scrivo anche per riordinarmi il cervello, cosa credete? Perchè io ho il cervello molto disordinato, così disordinato che sospetto che i neurotrasmettitori stramazzino a terra. Il mio cervello non è nemmeno lontanamente somigliante a quello che sembra il centro di controllo della NASA dei cartoni del Corpo Umano, con tutti quanti vicino ai computer. Il mio cervello è come un magazzino. Di quelli enormi bianchi come le corsie d'ospedale, ma pieno di scaffali. Tutti stracolmi. Non c'è più posto. Le informazioni litigano e si affollano; ogni tanto mi sento rimbombare dentro alla testa ululati da coyote. Quando qualcuna delle informazioni più deboli viene pestata dalle prepotenti. E poi c'è l'angolo dei ricordi. Mi sono sempre domandata come mai gli anziani hanno una memoria da hard disk per quanto riguarda la loro gioventù e poi fissano la forchetta senza nemmeno ricordarsi che stanno mangiando. Che si accenda nella Sezione Dei Ricordi del cervello lo scaffale più polveroso dove sono accantonati gli episodi accaduti sessant'anni fa? E' una cosa che mi fa impazzire. Io le cose vecchie me le ricordo a smozziconi. A macchia di leopardo, come gli scioperi del '70. Lembi di ricordi; che ci devo fare. e poi mi ricordo le cose più idiote. Quando non ce n'è mai il bisogno. Pensateci. Magari succede anche a voi. State cercando le chiavi del motorino nella borsa e all'improvviso vi viene in mente che il pupazzo a forma di rana che vi ha regalato il vostro ragazzo l'avete messo sotto al letto. L'avete cercato tutto il giorno ma non vi ricordavate dove lo avevate messo, un posto strategico lontano dalle zampe fameliche di vostro fratello. Ma il contesto non è quello. Un po' è anche colpa della casa. Casa mia è piccola ma all'occorrenza diventa il castello di Cenerentola. Quando cerco qualcosa di cui ho impellente bisogno. O qualcosa a cui tengo. Non necessariamente la scarpetta. Le scarpe stanno dentro la scarpiera ed è l'unica cosa che non ho mai perso. Anzi, no. Una volta si. Una defonseca col muso di cane. Non è più tornata a cuccia. O un libro. Un librone tanto, grosso perlomeno come quello di Harry Potter. Ecco. Un libro così è capace di perdersi. Non so come mai ma all'improvviso non salta più fuori. Anche se rivolti la casa come un calzino questo non esce. E magari sei pure allergico alla polvere e devi girare con la maschera antigas. Roba da matti. Poi quando tre anni dopo stai cercando qualcos'altro quello spunta fuori, pieno di polvere. Lo pulisci con lo straccio ed esclami "ma guarda dove era andato a finire". Te lo metti sul comodino e te lo leggi. Arrivata a metà quando ti appassiona, lo lasci in giro da qualche parte e si perde di nuovo. E sbuca fuori altri tre anni dopo. Per poi riperdersi. Ancora peggio quando vengono le donne delle pulizie. Io ce ne ho una che è una cosa...quando viene si arma di secchio e spazzolone e attacca a pulire. Una cosa incredibile. Non fai in tempo a dire Amen che quella ha già dato a tutte le tue cose sparse per la stanza l'Ora Pro Nobis. Una cosa da paura. Che poi mica usa l'intelligenza, che lascia le cose lì dove stanno quando deve pulire le alza e poi ce le rimette. No. Le deve posare. E mi ritrovo i libri nel cassetto della biancheria. Mette le cose al posto sbagliato. E' un cataclisma. Che poi casa mia è piena di pertugi, che sembra la tomba di un re egizio. Il mio cervello assomiglia un po' a casa mia. Pieno di pertugi dove non si trova mai niente che poi sbuca anni dopo allegra. Probabilmente succede così ai ricordi degli anziani. Forse succederà anche a me. Visto, ho trovato anche la soluzione...Anche questa la metto in Vita. Un monologo non proprio metafisico XD. Solo che il mio cervello non ha la donna delle pulizie. E quelle non le possono fare i neurotrasmettitori.
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