Mi chiedo dove andremo a finire di questo passo.viviamo in unmondo che va troppo di fretta, non cipreoccupiamo mai di chi sta peggio di noi, di quei poveri sfortunati che restano indietro.perdiamo un sacco di tempo con le nostre analisi, contando i nostri paperdollari, mentre la Terra muore, lo spirito dell'uomo ridotto a prostituirsi x il consumo dell'inutile, i nostri pargoli crescono nell'illusione di un benessere che difficilmente troveranno nel loro futuro.
se avessimo unpo' più di rispetto per noi stessi e per gli altri, per il mondo che ci circonda che appartiene a noi, ma non solo a noi, se fossimo un po' più umani, se riuscissimo ad essere più empatici, ad immedesimarci negli altri, a cercare di capire chi ci sta accanto, il fratello, il padre, la madre, il figlio, l'amico, il parente anziano, il marito, la moglie, il vicino, il collega, se riuscissimo a proiettarci nel futuro dei nostri figli, se riuscissimo a sentire il lamento di chi, anche se lontano da noi, soffre per colpe non sue, ma nostre, per una guerra, per la povertà,per una didattura, a cui noi abbiamo dato il nostro contributo eonomico o militare o a cui abbiamo dato il nostro appoggio semplicemente con la nostra indifferenza, il nostro silenzio.
se, appunto...
c sarebbe più vivibile la vita di tutti noi.