Sono in piedi che guardo le persone con le quali esco, che non oso più neanche definire amici, stanno li che parlano e scherzano con le ragazze, poi però niente, loro sono interessate e loro niente.
C'è lei, si chiama sara, è dolcissima, tutti la prendono in giro perchè parla molto ed è magrissima, eppure fanno finta di essere ineressati, giusto per mettersi in competizione tra di loro, per vedere chi vince...
Dio solo sa quanto odio questo genere di competizione.
Tizio le parla...e caio si mette in mezzo, sempronio osserva...e allora gonfia i muscoli...
E io invece sto li, non ho muscoli da mostrare o lingue taglienti da dimenare...osservo, guardo nei suoi occhi che ogni tanto lasciano trasparire qualcosa della sua anima
Un immensa dolcezza, il disperato bisogno di aggrapparsi ad un anima, la sofferenza del non piacersi, l'estremo bisogno di sentirsi accettata.
Vorrei poterle stare vicino, ma non è me che cerca...
Non è me che le ragazze cercano.
Un bel viso, un bel fisico, e il cervello di un gallo in mezzo ai galli, questo e quello che sembra cerchino le ragazze.
Io sono solo capace di provare immenso rispetto per i sentimenti degli altri.
Riesco a comprendere gli altri, smaschero la stupidità dei galli e vedo la sofferenza della solitudine.
Ma mi tengo tutto per me, non voglio applausi per questo, ecco perchè ne parlo solo qui.
Vorrei solo essere meno solo.