Non riesco ad arrendermi alla tua morte.eri così giovane, così bello e fiero.
ti guardavano tutte, pure gli uomini ti ammiravano, perchè eri in gamba.
ti sei portato nella tomba i tuoi segreti.nessuno saprà mai le cose che avevi nel cuore.
io sto male.da quando mi sono resa conto che non ci sarai più mi sono ammalata.
piango, ma nessuno mi sente.
mi punisco in ogni modo possibile e sono piena di rancore verso dio, che ha voluto la tua morte.
tu non dovevi morire.
io dovevo dirti ancora tante cose.
non ti ho mai detto che ti amo, anche se lo sapevi, ma non hai mai saputo quanto.
nessuno potrà mai placare la mia fame d'amore, perchè nessuno mi sa amare.
io supplico, piango,imploro, ma resto sola nel mio dolore.
non c'è nessuno che mi capisca, nessuno.
ho cercato di sopravvivere, ho cercato di mettermi con un altro per sopravvivrere.invece mi ha affondato con lui e non riesco a risalire.perchè lui non mi sa mostrare il benchè minimo affetto o desiderio di stare con me.
anzi, spesso mi evita e non è solo perchè non mi sono ripresa dal mio lutto.
non so cosa voglia, non so perchè non riesce a placare questo bisogno che ho.
ma io vorrei che tu fossi ancora vivo.vorrei dividere con te ogni gioia e dolore della mia vita.
vorrei che ci fossi ancora, per parlare, ridere,scherzare, come una volta.
nessuno mi ascolta, nessuno mi sa o può ascoltare, perchè lo vedono assurdo il mio accanimento per un morto.
ma tu per me sei vivo.
vorrei morire per raggiungerti.chissà se in paradiso le fanno stare insieme le persone che sulla terra non si sono potute amare.chissà se permettono loro di camminare mano nella mano sui fiori, chissà se si può fare l'amore.
credo di no...
mio dio perchè hai permesso tutto questo dolore, perchè.
non so come farò ad affrontare tutto con questo peso nel cuore.
avrei solo voluto che il signore ci concedesse almeno un giorno, un solo unico giorno da passare insieme, abbracciati.
niente potrà mai sostituire il vuoto che ho dentro.
ed allora mi arrangio da sola, come posso.
fra le lacrime ho divorato la mia angoscia in una stanza asfissiante.
cerco di uccidere o mettere a nanna la terribile sofferenza che ho dentro con quintali di
veleni.
adesso cominciano a preoccuparsi per me e vogliono mettermi a dormire.
lo so che lo faranno.
ho solo 20 anni e già mi vogliono imbottire di psicofarmaci.
lo faranno, per il mio bene, dicono.
ma non lo sanno che il mio bene giace sottoterra.
ed io vorrei mescolarmi coi vermi di quella terra che ti ricopre, finire pasto dei tpoi e degli scarafaggi.
ti seguirei ovunque.
non mi hanno permesso neppure di baciarti, al funerale.eri lì disteso che sembrava che dormissi, io ti avrei baciato e stretto a me, avrei voluto urlare a tutta quella gente di uscire e lasciarci soli.
per te avrei fatto l'impossibile, mi sarei trasformata nella fatina dei desideri, per realizzare ogni tuo sogno.sarei stata anche lo zerbino davanti la porta della tua casa, se tu me lo avessi chiesto.
invece te ne sei andato.senza fare rumore e senza salutare.
te ne sei andato.
diventerò maga, ti chiamerò dall'oltretomba, proietterò sul muro la tua ombra.
non ho paura dei fantasmi, vieni a disturbarmi, chiedimi di fare qualunque cosa possa farti stare bene lì dove sei ora.perchè ancora adesso il mio più grande desiderio è vegliare su di te, fare qualcosa che ti renda felice e vederti sorridere.penserei gonfia d'orgoglio o felicità:è merito mio quella gioia.è grazie a me che sei felice.
perchè era tutto quello che volevo, in fondo:essere io la causa della tua felicità.