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Dedica a cui stai rispondendo

Ciao a tutti, ho letto le ultime dediche e ho notato che molti si ritrovano a dover stare a casa il fine settimana per mancanza di amicizie e per eccessiva timidezza, io posso dirvi che anch'io ho vissuto per molto tempo in questo modo, non so quanti sabato sera ho passato da sola senza nessuno, sognando una carezza o un abbraccio che non arrivavano mai, sono sempre stata molto timida fin da bambina e anche a scuola facevo molta fatica a mantenere le amicizie, in più ho avuto dei genitori molto "protettivi" che non mi lasciavano uscire e io anzichè impormi e litigare per avere più libertà mi sono sempre più chiusa in me stessa e ancora oggi rimpiango gli anni buttati a stare da sola... poi però un giorno (avevo già 27 anni) ho capito che dovevo fare qualcosa per recuperare quello che mi restava ancora della mia giovinezza, e così ho cominciato ad uscire di più, allora avevo un'amica e grazie a lei ne ho conosciute tante altre, uscendo è stata come una catena, sera dopo sera conoscevo sempre più persone, sia amiche che persone di sesso maschile, ovviamente a causa del mio carattere non mi sono sempre trovata bene, anzi, spesso mi sono sentita criticata e mi sono trovata male, ma altre volte mi sono trovata bene, per cui ho capito che anche in queste cose bisogna essere selettivi, se non ti trovi bene con qualcuno non sei tu che sei sbagliato, ma semplicemente non ti trovi con quella persona, basta non frequentarla e hai risolto il problema. Questo è solo un invito nei confronti di chi sta a casa per timidezza, io pensavo di essere un caso disperato eppure sono riuscita a crearmi un mio giro di amicizie e a fare delle esperienze anche se in età più matura rispetto alle persone normali; non dico che andrà sicuramente tutto bene e che sarà tutto rose e fiori, dico solo che almeno bisogna provare sperando che qualcuno con cui trovarsi bene si incontrerà. La seconda cosa che volevo dire è che secondo me, almeno nel mio caso, la solitudine è una sensazione interiore, un disagio radicato dentro, e non è detto che si riesca a vincerla solo uscendo e frequentando persone o locali, una bella serata sicuramente è di beneficio per l'anima, ma può essere solo la distrazione di poche ore, poi dobbiamo sempre fare i conti con noi stessi, ed è li che salta fuori la solitudine; io anni fa pensavo che la cosa che mi mancava di più era uscire come tutte le persone normali, ora dopo anni ho capito che la mia solitudine è una cosa interiore, che continuo a sentirmi sempre sola nonostante al venerdì sera e al sabato sono quasi sempre fuori per locali, in realtà forse sento la mancanza di una vera amicizia che mi appaghi veramente. Non sono una di quelle persone che dicono di sentirsi sole e non sapere perchè, io conosco perfettamente il motivo della mia solitudine... non ho bisogno di uno psicologo o roba simile, sono una persona semplice che sa apprezzare le piccole cose della vita, so essere ironica al punto giusto ma sono anche molto profonda, malinconica e nostalgica, so divertirmi come so parlare di cose serie, mi piace curare l'aspetto fisico con attenzione così come do largo spazio all'introspezione, insomma penso di essere una persona equilibrata; però purtroppo il mio passato e la mia insicurezza mi hanno lasciato delle lacune che mi impediscono di essere serena nel mio presente, e la cosa che mi manca di più nel mio presente è il legame con un uomo. Dicono che bisogna stare bene con se stessi, ma secondo me "lo stare bene" dipende da diverse cose, ci sono molte cose che influiscono sul proprio benessere, ci sono le amicizie, ci sono gli hobby, c'è il lavoro, c'è la famiglia, ci sono gli affetti, insomma tutta una serie di cose che ci portano ad un livello di benessere tale che può portarci a stare bene; ma secondo me una grossa componente dello stare bene è l'equilibrio sentimentale, non inteso come amore totalizzante 24 ore su 24, ma come appagamento interiore grazie al quale si può raggiungere il vero benessere e attraverso il quale si può vivere con serenità anche tutto il resto delle cose della vita. Ciò che voglio dire è che quello che mi spaventa non è tanto un venerdì o un sabato sera in casa, ma è questo vuoto che mi porto dentro, questa sensazione di solitudine perenne che non mi abbandona mai, nemmeno in mezzo a 1000 persone. Venerd' sera e sabato sera ero fuori, mi sono dstratta, ho passato delle ore in compagnia, ma domenica mattina mi sono svegliata con l'angoscia, perchè quando mi ritrovo sola con me stessa salta fuori come mi sento veramente, e allora tutti quei finti sorrisi che faccio in mezzo alla gente spariscono e viene fuori tutta la mia infelicità e la mia voglia di piangere. Penso che lo stare bene con se stessi dipenda dall'equlibrio che riusciamo a stabilire tra la nostra interiorità e il mondo esterno, e anche l'equilibrio tra le esperienze passate e il nostro presente, e in tutto questo bagaglio di cose è compreso anche l'amore, è impossibile non tenerne conto, e a me questo amore (inteso come sentimento ricambiato e appagante) è sempre mancato e all'età di 35 anni è diventato solitudine profonda, soprattutto perchè ho la consepovolezza di avere perso per sempre per colpa mia l'unica persona che io abbia veramente desiderato in tutta la mia vita, la consapevolezza che ha un'altra che gli da quello che non gli ho potuto dare io mi uccide ogni giorno di più, e l'emozione che continuo a provare per lui mi impedisce di avere anche solo uno spiraglio di serenità. Credetemi, se hai il vuoto dentro nessun locale o nessuna serata in compagnia può darti la serenità, questa è la mia vita, ognuno ha la sua, e ognuno conosce le sue motivazioni. Grazie per avermi letto, ciao