Oggi ho creato un film nella mia testa..tornare a 20 anni fa...passare una galleria e ritrovarmi in quel paesino di montagna dove ho trascorso giochi estivi..
camminare per i vicoli stretti, domandarmi il perche' di quel luogo, e vederti...correre arzilla, piccola Alice, con quel vestito bianco e arancio..6 anni e mezzo..i cerchietti d'oro alle orecchie, quel sorriso sdentato, i capelli corti ricci e scuri, e quegli occhi verdi e grandi..piccola..innocente..
Ti avrei riconosciuta e venendoti incontro ti avrei fermata e ti avrei detto che mi ricordavi qualcuno..e tu, cosi' aperta, mi avresti sorriso e ti saresti fermata con me, seduta su una scala di pietra, felice e orgogliosa che una ragazza grande si fosse messa a parlare con te..
Ti guardo, Alice, e ti voglio abbracciare..ti voglio dire di non sentirti mai sola e che sarai sempre spensierata come ora..e mi dispiace di quello che passerai, ma cosi' la vita vorra' e cosi' sara'..
e poi, d'improvviso, tu ti alzi di scatto e gridi quella parola "papa'" e il mio cuore sussulta..
"papa', lei si chiama come me!" e ci presenti..poi scappi via, a giocare con tua sorella..
"piacere, Egidio" mi dice con fare gentile..
Ho attraversato il tempo papa' per vederti ancora..
"piacere, Alice"
rispondo con il cuore gonfio
"mi scusi, ma lei mi ricorda tanto mio padre, che ora non c'e' piu'.."
"mi spiace..ma sono troppo giovane per essere suo padre" risponde divertito.
"lo so, ma nelle foto da giovane le assomiglia molto"
e piango..mi abbraccia..

"perdonale, egidio, se le tue donne non sapranno capire, se non potranno vedere il tuo cuore come ora lo vedo, abbi cura di te, sii felice per il resto della tua vita, vivila a fondo, come hai fatto fin ora, e sappi che sei un uomo speciale e grande e tanto darai alle tue bimbe, ricordalo egidio, e grazie, di tutto.."

Poi scappo, ti guardo negli occhi ancora, Alice bambina ritorna raggiante e ti prende per mano..mi guardi stupito e commosso, tu forse non sai ma hai capito..