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Prima di conoscere te, ero davvero solo, ma non fisicamente, gli amici si, li avevo e li ho tutt'ora, ma il mio carattere troppo chiuso mi ha portato spesso a isolarmi, e ciò mi faceva sentire un estraneo dovunque andassi.Le difficoltà della vita quotidiana facevano il resto.
Anche le più piccole cose andate storte, forse un pò troppo spesso per non sentirmi uno sfigato, sembravano pesare come macigni.Come capita a molti, me ne stavo rintanato in casa, perché anche uscendo con amici, non mi sentivo molto a mio agio e non erano rare, anzi al contrario, le volte in cui mi sentivo fuori luogo e completamente solo, nonostante all'apparenza non lo fossi.Come tutti coloro che si trovano in condizioni simili alle mie, ho sempre avvertito il bisogno di una persona vicina, che mi sapesse ascoltare, parlare e soprattutto capire il dolore di non saper vivere nel modo giusto.Di non sentirsi amato e non volere bene a se stesso.Cercavo una persona che mi aiutasse a vivere, che mi amasse e da poter amare.Poi ho trovato te.Uscivi da una storia importante, che si protaeva da anni, nonostante tu non fossi felice da tempo, come tu stessa mi hai confidato.La tua storia con lui era finita da pochi mesi, ed ero arrivato io.Mi hai visto come una boccata d'aria fresca, e come la persona che stavi cercando, e che ti potesse veramente capire.E così é stato.Sei stata la mia prima e unica ragazza, un fulmine a ciel sereno che mi ha risvegliato dal torpore.Ma la nostra storia é nata troppo presto, ed é finita troppo presto.Da un lato tu, che uscita da una lunga storia, volevi sentirti veramente libera e le paure che avevi, e che hai tutt'ora, che la gente parli male di te, visto che vivi in un piccolo paese, ti bloccavano.Dall'altro io, pieno di insicurezze e frustazioni, ti facevo sentire proprio come tu non volevi, incatenata.Il mio carattere non é facile, lo so, altrimenti non avrei tanti problemi a volermi bene.Le insicurezze e la sfiducia in me stesso e negli altri mi hanno portato a essere spesso possessivo e paranoico(ormai odio questa parola e sapere di esserlo) e ho rovinato tutto.Dicevi che ero una persona speciale, ma spesso e volentieri riuscivo a rovinare tutto e cancellare quel che tu ritenevi avessi fatto e detto di tanto speciale. Finché tu non hai detto basta.E ti capisco per questo.E il fatto di capire quanto anche io ho contribuito a farti del male, mi fa sentire peggio.Dopo che hai chiuso la nostra storia ci siamo rivisti ancora, la nostra storia era comunque viva, nonostante non stessimo più insieme avevamo ancora il mondo che ci eravamo e che tu avevi rintagliato per noi.Le serate in cui venivo a casa tua a notte fonda, per non farci vedere da nessuno.Non ho avuto molti momenti belli nella vita, ma comunque, in ogni caso penso che li avrei ricordati come i più belli, questi con te. Ridere, giocare, scherzare, un film, mangiare schifezze e fare l'amore. Rimarranno sempre scolpiti nel mio cuore, come il tuo viso da bambina mentre dormivi e io adoravo guardarti.Oppure quando scartavi un regalo che ti avevo portato, e il viso ti splendeva non appena vedevi cos'era.Così che ogni volta che sapevo di poter venire da te, ti portavo qualcosa e potevo vedere quel viso felice.Non sono mai stato un simpaticone pieno di battute, e mi odiavo per il fatto che non ti facessi ridere spesso, anche se con me eri felice.Perché il suono della tua risata mi rianimava ogni volta.Ma anche quei momenti sono finiti presto.
Poi tu per un anno non mi hai voluto vedere.Ero diventato un amico.Un amico speciale, che ti chiamava ogni volta avevi bisogno e ti sentivi triste.Un amico, anche se io non mi sono mai ritenuto tale, perché avrebbe significato di aver rinunciato a te, che ti chiamava ogni notte, per un anno e oltre, quello in cui non mi hai voluto vedere, appena tu mi facevi uno squillo, solo per parlarti e farti addormentare, dato che ti é sempre piaciuta e ti faceva sentire bene la mia voce.Io ti chiamavo perché così eraun modo di prendermi cura di te, perché adoravo anche la tua voce e perché facevo comunque parte, quotidianamente,di un momento della tua giornata.Ma soprattutto perché,non avevo mai abbandonato nemmeno per un secondo, la speranza di poter migliorare me stesso e che tu potessi tornare a credere in me e in noi.Illuso.Poi
mi hai voluto rivedere, ma non avevo ancora capito che tu avevi seppellito tutto.Mi ritenevi speciale, ma non come volevo io.Avevi già voltato pagina, ma io non lo volevo capire.E nonostante ci sentivamo, spesso litigavamo perché io non volevo accettare la cosa.Ma anche se poi ci dicevamo che era l'ultima volta che ci sentivamo, poi ci richiamavamo. Ognuno aveva bisogno dell'altro.Il tempo passava e io non smettevo di credere in noi.Anche quando la figura stabile costituita dal tuo ex, che comunque era ancora sempre come amico vicino a te, una figura cui non volevi rinunciare, e che comunque non ti ho mai chiesto di farlo, si é trovavto una ragazza.Hai dato in escandescenza e sembrava un ritorno di fiamma.Io, ho consolato, sempre via telefono, la tua delusione, di una persona che comunque diceva di amarti ancora e che tu non amavi, ma che ci soffrivi e piangevi.Io non capivo bene il perché,visto che non stavate più insieme da un paio d'anni ormai, ma ti consolavo, nonostante il fatto che tu stessi così per quell'idiota, mi facesse soffrire, e nonostante le brutte parole che mi vomitavi addosso in preda alla rabbia, nel tentativo che avevo, di spronarti e farti reagire.Anche quella era passata, eppure io ero lì.
Ancora con il mio assurdo amore e la mia assurda speranza.E noi ci sentivamo.Tu mi ripetevi che non provavi più niente per me, ma spesso e volentieri ti comportavi da gelosa se ti dicevo che avevo conosciuto questa o quella ragazza.Ciò alimentava la speranza di poter tornare con te.Fino a quando non hai organizzato quel viaggio a quattro a palermo.Sono partito con il cuore in gola, e son tornato con il cuore a pezzi.In quel fine settimana là,pensavo chissà cosa, invece é stato proprio lì che mi hai confessato che tu da un anno ti sei vista per poche volte con un altro.Mi hai detto che non c'é stato niente, solo un bacio, e non so se sia vero.e me l'hai detto in un momento in cui avevi litigato con lui.Avevi quasi le lacrime agli occhi.
Se in quel momento mia vessero pugnalato nel petto, mi avrebbero fatto meno male.Non ho potuto urlarti la mia rabbia perché tu ci stavi davvero male, e non volevo infierire, e poi ero davvero ammutolito dalla delusione.Anche se non mi fa piacere dirlo, sentivo anche in me, pronte lacrime di rabbia e delusione, ma per fortuna non son venute fuori.Tu hai in qualche modo alimentato le mie speranze, ma alla fine devo colpevolizzare me che ho creduto in ciò che era ormai finito.Dopo ci siamo ancora risentiti, ma non era più come prima. Infatti non avevo più l'enstusiasmo nell'accogliere la tua voce, e tu l'hai avvertito.Mi hai rinfacciato di non essere più come quello di una volta, un'altra mazzata.Nonostante io ti sia stato così vicino come nessuno ha mai fatto, tu mi dici questo.Te l'ho scritto anche. Ricordati sempre che ti ho amata di un amore grande e sincero.Ma ora é grande anche la mia delusione.Posso capire che tu avessi voglia di ricominciare, e senza di me.Ma almeno comprendi che potevi
anche dirmi che volevi un altro, e me ne hai tenuto all'oscuro per tantissimo tempo, mentre io soffrivo e speravo, speravo e soffrivo.Ora sono rimasto con un pugno di mosche.Tu ora ti senti sola senza di me, e questo mi rende triste perché so che é anche colpa mia e che non sono più lo stesso con te, e so come ci si sente a sentirsi soli.Ti amo ancora, ma é un amore che ha capito che non avrà più quei momenti di felicità.un amore che é arrivato al termine della sua strada.e la via é una sola, rinunciare a te.Non voglio sentirmi ancora con te, perché anche se lo vorrei con tutto il cuore, prendermi cura ancora di te, ora é di del mio cuore ferito, che mi devo prendere cura.sperando d'incontrare ancora, un giorno, un raggio di sole come te, che mi ha saputo scaldare e riempire il vuoto che ho dentro.a tutti coloro che leggeranno queste tantissime, troppe, righe,ringrazio di essersi anche solo soffermati.é una cosa che ho dentro e che volevo tirare fuori ma non ne ho parlato a nessun amico.difficile trovare le parole per raccontare un amore che finisce, e qualcuno che sappia ascoltare.
per quel che mi riguarda, non perdonerò mai me stesso di non aver saputo combattere con il mio brutto carattere, e di aver rovinato la cosa più bella che avessi mai potuto avere, la felicità che provavo con lei.
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