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Dedica a cui stai rispondendo

Vorrei raccontarti di me..più ci penso e più mi convinco che non posso farlo dopo 20 anni..ma ho giurato a me stessa che non mi arrendo. Sono una ragazza forte, non lo sai..è una delle cose che non sai di me. ebbenelo sono...perchè la mia sensibilità non è sempre sinonimo di fragilità...il tempo l'ha trasformata in coraggio, forza. Sto reagendo mamma. Purtroppo non so ancora per chi devo farlo...e ti sembrerà una bestemmia, ma..non sento di doverlo fare per me.. la mia vita sta contando così poco ultimamente...Mi hai detto che sei morta e che non se ne accorge nessuno. Oh si che me ne sono accorta...me ne sono accorta talmente tanto che ti sto seguendo. Mi sono detta... almeno così sarò riuscita a raggiungerti. Ti amo mamma. E queste parole sono l'ennesimo tentativo di dimostrartelo...di scavalcare per sempre il muro che ci separa... io non ci credo che è indistruttibile. L'amore tra un genitore e un figlio va al di là di tutto...è al di là del tempo, al di là del dolore...Non so per quanto ancora, ma volevo dirti che continuerò a provarci. Adesso non voglio parlarti di me...forse un giorno lo farò...voglio solo parlare un pò con te. E volevo raccontarti questo sogno, queta mia speranza..questa piccola grande cosa che la mia mente si sta obbligando a trasformare in certezza. Volevo dirti che io lo so...lo so che accadrà... Succederà una sera, tra tanti anni..quando tu e papà vi ritroverete soli, in questa grande casa. Troppo vecchi per rinfacciarvi il passato, tutto quello che in questi anni si poteva dire, si potrà dire...e non si dirà; tutto quello che si poteva fare e non è stato fatto. Parole, gesti, emozioni bruciate, secondi, minuti, giorni preziosi che potevano essere vissuti...e che il tempo non tornerà a regalare. Immagino sempre che quella sera ti invederà una strana malinconia..una sottile tristezza...immagino sempre che sarà quel giorno che capirai davvero cos'è la vita, che sarà in quel momento che ti accorgerai...che la vita è bella. Un sorriso allora lo accennerai...e non sarà un sorriso rivolto soltanto ad una pianta, come succede troppo spesso ora; non sarà neanche un sorriso triste.. di quelli che abbiamo imparato a conoscere noi. Guarderai papà e gli sorriderai...e la mia fantasia ti disegna sempre una nuova luce sul viso...e ti ricorderai della poesia che ti sto scrivendo oggi:"Non dobbiamo essere troppo esigenti, non dobbiamo chiedere l'impossibile. Dobbiamo essere felici di essere quello che siamo: due persone che un pò si amano e un pò no..che ogni tanto sono pazzi l'una della'altro. E' già molto essere in due". Ecco...è questa la mia speranza..che un giorno tu ti accorga che non sei davvero quella persona dura e cinica che vuoi far credere, che non è vero che la vita ti ha delusa a tal punto da non apprezzare neanche più il sole la mattina...che non è vero che sei sola...Credo che ti scoprirai innamorata ancora della vita, di papà...e che all'improvviso lo amerai così com'è, lo guarderai da lontano, spiandolo come faccio sempre io quando guarda la tv...e capirai d'amarlo forse solo perchè è lì, in quel momento. Perchè c'è. Perchè nonostante tutto, nonostante il destino, il caso, la vita, gli eventi...che si susseguono ad una velocità tale da non riuscire a capirne la relazione...nonostante i pianti, le lacrime, i litigi, la tristezza... i lunghi silenzi...lui è ancora nella tua vita. M'immagino sempre che quel giorno gli andrai accanto e gli dirai quelle due parole che tanto si sprecano nella vita di tutti i giorni..tanto da averne perso quasi il valore...Sento tanto parlare d'amore..e mi sorprendo ad accorgermi che non ti ho mai sentito dirlo...ma sto immaginando tutto alla perfezione: quella sera succederà anche questo. Poi vi addormenterete vicini, respirandovi...e il mio sogno termina qui, con voi due finalmente sereni, senza alcuna falce in mano...pieni soltanto di questa piccola, immensa consapevolezza: "è già molto essere in due".