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Non ho mai creduto agli angeli custodi. Così come non ho mai pensato che a ventidue anni avrei potuto essere un buon padre. Evidentemente in entrambi i casi c?era la verità e il dolore. Verità e dolore, che coppia strana, sono venuti ad abitare da me, e da semplici inquilini del mio sangue sereno sono diventati improvvisamente padroni. E cercano di scacciarmi, specie la notte quando la volontà e più debole e la paura schiaffeggia i pali del sonno. Non so quale inferno conduca alla morte, ma non posso più aspettarmi niente ormai dalla speranza. Io l?ho uccisa la speranza. Prima che fosse uomo o donna, prima ancora che potesse leggere un riga di stupidità umana e commuoversi, prima ancora di dire alla luce abbracciala? prima di tutto, del briciolo di un cuore rimane un ricordo. Eppure piccola pena tu e presunzione di essere qualcosa io, sarebbe bastato aiutarmi ad essere forte per farti sorridere e piangere nell?altalena della vita, lunga o corta che fosse stata avrebbe dovuta deciderla il caso, io dovevo costruirla, non l?ho fatto. Pazienza? Magari liquidarla con un poco di niente. No Non si può tornare indietro. Come non posso tornare a quel giorno? chi se lo ricorda, faceva caldo, pioveva, sono durato molto o poco, nessun incantesimo tangibile? io addormentato dagli psicofarmaci, lei, l?incoscienza e le porcate di due desideri sani e giovani. Pensate che buffo angolo di mondo si sporca ogni giorno? una figlia che scopa con un figlio, senza pensare di poter fare un altro figlio? siamo tutti figli che decidono su altri figli, che ancora non lo sono, che mai lontanamente avremo pensato potessero essere, ma niente di tutto questo mi consolerà dal non esserti stato amico prima ancora che padre, o bugia di giovane che non conosce la responsabilità. Per mesi ho oscurato questo buio, poi meno di una settimana fa ho conosciuto una. Come si conoscono le donne, a casa di una amico, e magari ci parli e vi piacete, ma tu fai un passo indietro per non calpestare il suo avanti? ma ti piace ed è in gamba e sa parlare, ed ama e sogna, e vuole amarmi per poco o molto che sia vuole me? e sai che scherzo lecito mi fa il chiasso dell?universo? nel parlare di lei e di passato dice: - Mia madre aveva deciso per l?aborto, rischiava di morire, invece sono nata io - Mi sono sentito piccolo, smorto, come la pera che cade dall?albero e nessuno vuole raccoglierla perché è ammaccata, e le altre pere dall?alto dei rami le urlano contro, la umiliano per essere una pera sfigata, una pera finta che ha tradito il suo albero. Eccomi in una sedia, ammaccato dal amore che non ho saputo dare a chi forse avrebbe potuto insegnarmelo. Tutto è stato segno il giorno della tua scomparsa. Un ca**o di quattro dicembre macchiato di grigio e di nuvole? svegliarsi, vestirsi, andiamo, la sua amica ci presta la macchina, andiamo, andiamo, portiamolo lì, in quella ca**o di clinica di m**da. che pianto di cielo, ci credo, il sole si vergognava di guardarci, la bellezza ci odiava in quello schifo di mattina. Nessuno sorrideva? e tu? Lei guidava, chissà che inferno, ma avrei dovuto dirle amore mio siamo sicuri?
E le carte firmate, nero su bianco per ufficializzare la tua fine. Io stavo in un atrio, t?avevano già portato in sala operatoria, vicino a me un ragazzo sui trenta e poi un uomo e una donna slavi. Chi aspetta che cosa? tre morti in sala bianca, una bacinella piena di sangue? nooooo! Ti prego? quello è il liquido che fa girare l?umanità? è lì senza più senso di essere vero. Io ho amato una bacinella piena di sangue? io ho amato una bacinella piena di sangue, e ora piango per averla amata, io non volevo amarla? non volevo? per un attimo, per l?istante che le cose scorrono lente, i lavori del mondo sono atroci, quelli di Dio non sono mai esistiti. Nel mio urlo interno mi addormento? la mia cucciola si risveglia dall?anestesia, qualcuno già non ci sarà mai più. Vado via dopo un ora di sentimenti storpi? una sua amica è venuta a prendermi, si sale in macchina. Che strada viscida, piove, poche parole, vuoto di shock, che traffico, gira a destra, gira a sinistra, ancora un po? avanti, rallenta, accelera, rallenta, accelera? il semaforo è rosso un incrocio? fermati? si ferma ma la macchina continua ad andare? uno strano rumore i freni si frantumano? addio a tutti forse? ma l?incrocio è vuoto? il traffico non c?è più, incredibilmente. Chissà se un domani sarò un buon padre ma intanto? io non ho mai creduto agli angeli custodi.
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