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Quando dici alla gente che sei figlio unico, il loro sguardo cambia.
Prima avevi potuto suscitare in loro simpatia, antipatia, odio, amore. Ora i loro occhi, implacabilmente ti lanciano un solo messaggio: "sto viziato di m**da".
Va bene, avete ragione. Da bambino ho avuto la cameretta tutta per me, e non dovevo dividerla con un fratello maggiore metallaro che si faceva le canne e portava le scarpe da ginnastica senza calzini anche il quindici di agosto.
Va bene, avete ragione. I vestiti li compravano direttamente per me. E non è che, per risparmiare, mi facevano mettere lo stesso cappottino rosa confetto appena dismesso dalla sorella maggiore, tanto tutto sommato ti sta bene lo stesso.
Però, signori della giuria, provate a pensare anche ad altro.
Pensate che quando a casa succedeva qualcosa, e c?era bisogno di un capro espiatorio, la predica si ripartiva egualmente tra tutti e sette voi fratelli.
Io ero l?unico, e se la prendevano sempre con me.
Pensate a quando uscivate la sera. Se ne rincasavano sei su sette, i vostri genitori andavano a letto soddisfatti del loro ruolo di educatori.
Io ero l?unico. Mi aspettavano come vedette sul balcone, e mi comunicavano con precisione svizzera i nanosecondi di ritardo rispetto all?orario concordato. Da loro.
Noi figli unici combattevamo da soli la nostra battaglia. Per questo, quando ci conoscete oggi, possiamo apparirvi sotto due forme. Se il nostro umore è lievemente plumbeo, siamo muti come statue di sale. Se il nostro umore è lievemente euforico, diventiamo inarrestabili logorroici.
Però ci troviamo bene tra di noi. Cresciuti con il dubbio di cosa sarà mai voluto dire avere un fratello o una sorella, ce li siamo scelti, ci siamo creati una famiglia di affetti, e non di sangue. Ci siamo abituati a non aver paura a rimanere da soli. E poiché di necessità virtù, i nostri spazi di solitudine sono divenuti un?ineluttabile esigenza. Ci troviamo bene tra di noi perché, tra figli unici, sappiamo odorarci e rispettare i nostri spazi. Quando ci passa, e decidiamo di tuffarci in mezzo alle persone, sembra che ci riesca molto bene. Ma prima, non rimaneteci male se vi chiediamo di lasciarci in pace.
Forse tutti quanti alcune volte siamo soli.
Forse non lo siamo mai.
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