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"e quindi cosa è giusto fare secondo te?dimmelo!mettiti nei miei panni e dimmi cosa faresti al posto mio"...parole dette con un filo di voce, mentre dentro urlavo di rabbia, di disperazione, di paura...paura di perderti davvero.
i tuoi occhi abbassati, timorosi di vedere le nostre strade che si dividono...ma i pensieri tuoi si intrecciavano con i miei ancora una volta:era ora di lasciarci andare ognuno per la propria strada, e così è stato da quel giorno, ormai lontano mesi e mesi...dopo 2 anni vissuti vicini con la mente, col cuore, fisicamente...
ricordo così la fine di noi, sotto quell'albero da cui sono passata accanto pochi minuti fa rientrando in ufficio.
quello che è stato dopo non è stato più come prima.e ormai sono abituata al fatto che sia così, ormai che dopo varie fasi non sprechiamo neanche un saluto quando ci vediamo.
chissà dove abbiamo sbagliato...chissà perchè il destino ha remato contro di noi...
sei felice?io non mi lamento.
ho i miei momenti no, ma ne ho tanti altri in cui sto bene anche se te sei perso in pensieri e spazi lontani dai miei.
Quanto male ci siamo fatti, quante volte ci siamo costretti a stare male...poi tutto passa, e la vita riprende con quel ritmo che aveva prima che ci incontrassimo quella primavera del 2004.
restano i ricordi, quelli belli, e quelli brutti che col tempo sembrano meno brutti...restano i condizionamenti nelle storie che verranno, perchè ti porti dietro il bagaglio di paure di soffrire ancora.
restano le sensazioni, e forse alcuni rimpianti. resta qualcosa di materiale che non hai il coraggio di buttare via quando, sistemando camera, te lo ritrovi tra le mani senza neanche più ricordare che ce l'avevi...un cd, un biglietto da visita di un ristorante, lo scontrino d un bar, qualche foto, e poi i cellulari vecchi con tutto un archivio di messaggi e foto che vorresti rivedere quanto ti ricordi e quanto no, ma poi pensi che forse ti fai solo del male.
e poi rimane quel "noi" che siamo stati, quell'"io e te" che siamo adesso, e la domanda su quello che sarà domani...
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