Rispondi alla dedica

L'invio delle risposte è gratuito, le informazioni del mittente sono opzionali.

Il tuo nome
Regione Provincia

Testo della risposta

Non pubblichiamo le risposte che contengono:

  • parole abbreviate "stile sms": ke cmq qnd sn...
  • lingue diverse dall'italiano (es. dialetti);
  • messaggi personali;
  • provocazioni o insulti;
  • testi non attinenti alla dedica;
  • richieste di informazioni personali;
  • solo giudizi senza darne una motivazione;
  • numeri di telefono, e-mail o siti Internet;

In ogni caso ci atteniamo alle linee guida di Google per il tipo e la qualità dei contenuti inseriti.
Vi invitiamo a leggere attentamente le NORME PER I CONTENUTI.

Dedica a cui stai rispondendo

"Tu non puoi decidere della tua vita, devi chiedere a me"... mi è stato risposto quando ho detto a mio padre "guarda, io vorrei licenziarmi, quel lavoro mi sta facendo perdere i nervi, e comunque tu non dovresti mantenermi, ho soldi abbastanza per pensare a me da sola, come ho sempre fatto, finchè non trovo altro"... ah no, scusate, non sono riuscita a dire tutto.. continuava ad interrompermi "tu non puoi decidere" ed a scuotere la testa senza starmi ad ascoltare...
Ma i kg persi.. le occhiaie... le chiazze in testa che facevano capire che stavo perdendo i capelli, le continue malattie.. queste non le vedeva...
19 anni, e devo pensare a lavorare, lavorare, lavorare, pulire casa, fargli la cena, ancora lavorare, e arrivare alla sera talmente stanca da pensare "vabbeh, sono stanca, uscirò domani, meglio mettermi al letto"... vorrei trasferirmi, per potermi realizzare, e stare con il mio amore... trovare un lavoro che mi soddisfi... ma non lo faccio solo per lui... per non lasciarlo solo... ma quanto fa male vedere che tutti gli sforzi fatti non sono serviti a niente... ho perfino sentito dire "tu non puoi permetterti di essere stanca" oppure "perchè ti sei presa un giorno di permesso? devi andare a lavorare"
E' vero... è tutto vero, me lo ripeto spesso, perchè mi sembra impossibile tutto ciò... a 19 anni sapere di non poter contare sulla propria famiglia... o almeno quello che è rimasto di una famiglia.
Beh, mi son licenziata alla fine, oggi è stato il mio ultimo giorno di lavoro... e mio padre non lo sa... domani voleranno teste quando mi vedrà a casa e si sentirà dire "beh, ieri è stato l'ultimo giorno"... mi mette ansia... sto male non perchè lui si inca**erà con me... sto male solo perchè dovrò passare mesi in casa con lui, e non poterlo guardare neanche in faccia, non sentirmi dire neanche ciao, non sentirmi rispondere si alla domanda "ti preparo la cena?". E comunque continuo a pensare che andarmene sarebbe straziante per lui... dovrà cambiare sta situazione se non voglio impazzire...
Mi sento incatenata in un spazio troppo stretto... nella mia casa.