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Tanto tempo è passato da quando io, nella mia inesperienza di donna ho messo gli occhi su di te. Dal primo istante che ti ho visto ho deciso che tu eri un principe... il mio principe... ma ho anche subito capito che tu tesoro mio non eri alla mia portata.
Per quanto io sia bella, per quanto io sia intelligente, per quanto sia affascinante, questo non è sufficiente per averti, averti come ti voglio io, averti per sempre.
Da allora sono passati 3 anni, inverni e primavere, amori che mi hanno scaldato il cuore. Ho sempre saputo che tu il mio cuore, se solo lo avessi voluto te lo saresti portato via in un attimo e per questo, per questa consapevolezza a tratti dolorosa, che ho deciso di non vederti mai se non attraverso le righe digitate su una tastiera.
Quante risate e quante provocazioni sono state digitate dalle mie lunghe dita, le mie fusa per te, le mie piccole e grandi provocazioni, il mio voler essere presa in giro, il mio voler essere bambina.
Quindici anni ci separano, quindici anni che potrebbero essere nulla se solo tu lo volessi.
E intanto le nostre vite andavano avanti... fino a ieri sera... fino al momento in cui non hai suonato alla mia porta.
Sono stata una presuntuosa lo ammetto, ho avuto la presunzione del fascino e della bellezza, la presunzione di una donna di 34 anni che davanti a te è però una bambina.
Tu sei un sogno, l?ho sempre saputo e ieri ne ho avuto conferma. Tu sei l?uomo che vorrei tutta la vita, un uomo a cui sento potrei voler donare un figlio, un uomo che non sarà mai mio.
Sono stata una pazza, e oggi me ne rendo conto, perché solo una pazza ti avrebbe stretto a sé nel tentativo di alleviare i tuoi dolori, illudendosi di non rimanere coinvolta.
La più bella notte d?amore che io avessi mai potuto desiderare, l?ho capito nel preciso istante in cui le mie braccia ti cullavano, in cui la mia bocca ti baciava, capendo anche però che sarebbe rimasta e dovuta rimanere l?unica.
Oggi è un altro giorno e la vita ha ripreso a correre veloce, ma mi voglio fermare per un attimo per accarezzare un sogno, per imprimerlo nella mia mente digitandolo in questo scritto con dita nervose.
Io non sono lei e lo so benissimo, non posso e francamente non vorrei neppure esserlo... e a poco serve la mia consapevolezza di essere infinitamente più bella e intelligente, forse solo ad increspare le mie labbra in un sorriso amaro.
Ti amo, e in questo momento te lo dico, ti amo e ricorderò questa notte per tutta la vita, ma questo è veramente tutto ciò che posso concedere a te e soprattutto alla mia vita.
Domani tornerò ad essere quella di sempre, la tua divertente compagna di giochi, tutto sarà come è sempre stato. Ti chiedo solo una cosa. Dimentica il mio indirzzo, il mio cognome e la mia casa, e fa che le mie braccia e le mie labbra tornino ad esserti per sempre sconosciute.
Per sempre... per sempre...
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