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Dedica a cui stai rispondendo
22/11/2006
Come spesso mi capite da un mese a questa parte, sto facendo i compiti e penso a te. Perchè non sei qui con me? Sento un vuoto che non so spiegare, un vuoto che non so colmare, un vuoto che hai lasciato dopo tre mesi di piccole tenerezze rubate, false emozioni, forti battiti e respiro mozzato semplicemente per lo stare con una persona che ti piace e a cui piaci, che desideri e ti desidera, che ti manca quando non c'è e a cui manghi se non ci sei, che vorresti solo tuo e vorrebbe che tu fossi solo sua, che pensi in ogni momento e pensa a te...piccoli recordi che guggiranno col passare del tempo, ma che ora fanno male, portano rabbia e rancore, disprezzo e incredulità; perché quando tu penzavi a lui, lui era troppo impegnato per pèensare a te, perchè il suo desidero non dutava che un istanre, perhè quando ti mancava, luio, avvolto dall'eccitazione con un altra donna, pensava solo a soddisfare le sue debolezze, perchè quando ti rendeva felice lo faceva solo perché secondo lui una donna basta accontentarla per farla stare al "suo posto"... Ma perchè vorrei che tu fossi qui dopo quello che mi hai fatto? Non lo so, vedo una tua foto e mi vengono in mente tanti piccoli momenti regalati all'estate a cui poco importa di noi ma che è stata sfono della nostra breve storia: il primo giorno al mate assieme, la sera in cui mi sono avvicinata a te per parlarti, le carezze coccolati dalle onde del mare, i sorrisi, gli sguardi - quanto sei bello non te l'ho mai detto - le tue mani, le serate al cinema, il giorno in cui abbiamo fatto l'amore, le passeggiate in spiaggia, le chiacchierate fino alle due di notte, i tuoi occhi; tutto inciso nel mio cuore che a fatica cerca di accettare che ogni cosa è stat da te calpestata e buttata via.
Quella sera, il primo pensiero è stato - no, non ci credo, lui mi vuole bene e non farebbe mai una cosa simile - ; attorno a me un caos pazzesco, un sacco di gente, musica alta, ma io sola dentro di me mi sentivo come avvolta da una nebbia che non lascia spiragli, il silenzio è penetrato dentro di me, non riuscivo a parlare, le gambe ma tremavano, la mia mente tentava solo di respingere ciò che avevo appena saputo; per un attimo torno in me e guardo la mia amica, io non dico nulla, lei non apre bocca, ma il suo sguardo diceva molto più di quello che avrei voluto sapere. La cosa che non avrei mai lontanamente pensato eta vera; mi volto cercandoti tra la folla e ti veso lì, felice a ballare in pista con gli amici, ignaro di quello che sta accadendo, sicuto di te come sempre; altro non riesco a fare che scappare via...
Qual è il motivo del tuo gesto? Quando? Perchè? Cosa ti ho fatto mancare? Cosa volevi ottenere? Non sai, in un solo istante quante domande ma siano passate per la testa, non sai come mi sono sentita in quel momento, non sai, non sai, non sai neanche in così poco tempo, io mi sia innamorata di te - non te l'ho detto (paura) - non sai quanto mi sia sentita umiliata, presa in giro, mancata di rispetto, usata.
Ma ora basta, metto tutto nero su banco perchè voglio andare avanti, non mi pento di nulla, tutto quello che ho fatto lo rifarei, forsa anche più intensamente, perchè non è importante che ogni domanda abbia una risposta ma che l'unica risposta è l'amora, perchè senza amore ne io ne tu saremmo qui e avremmo mai potuto condividere anche solo un pezzetto della nostra vita. Ma tu; rifaresti tutto quello che hai fatto? Non voglio saperlo, lasciami almeno l'ultima speranza che la risposta sia quella che vorrei io, perchè è l'unica cosa che mi darebbe forza di guardarti ancora negli pcchi pensando che la vita ha diritto di essere vissuta ancge se talvolta lascia cicatrici.
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