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Dedica a cui stai rispondendo

La solitudine in cui mi sono ritrovato mi ha aperto gli occhi sulla vita. Per me la solitudine vera è arrivata a seguito di una delusione amorosa che mi ha toccato nel profondo; questa delusione ha scavato un solco nella mia personalità sensibile, nel tempo mi ha portato a chiudermi, ad isolarmi dal mondo; ho iniziato a odiare la gente, vedevo l'intera società come un sistema meschino e superficiale che non mi capiva e che per questo disprezzavo.La solitudine aveva smarrito la mia gioia di vivere, la mia serenità, la mia intraprendenza.
Il problema vero è che quando si è soli si ha una distorta ed estremistica visione della vita; ho capito che l'atteggiamento negativo e remissivo che avevo assunto come per difesa dal dolore che provavo aveva portato la solitudine; pur non volendola e maledicendola io stesso l'avevo inconsciamente cercata e coltivata. Il mio consiglio a chi si sente solo è di cambiare atteggiamento nei confronti della vita. Sappiate aprirvi, non nascondetevi, uscite, proponetevi, conoscete le persone, sappiate essere voi stessi gli amici che vorreste avere, date ascolto alle persone, capitele e accettate i diversi punti di vista; esaltate le somiglianze, le similitudini, le cose in comune che vi uniscono agli altri a scapito delle differenze che vi separano dagli altri. Siate sinceri, umili, empatici,umani ed accessibili. Si tratta semplicemente di tirare fuori la naturale predisposizione ad amare e ad essere amati che sta dentro ognuno di noi. Ora, a 24 anni, considero la compagnia di un amico, di una ragazza o di un famigliare come un bene prezioso da difendere e riprodurre. Alla solitudine dico che come ogni cosa che fa soffrire, ma non uccide, mi ha reso più forte e più consapevole, sicuramente più maturo.
Un saluto affettuoso a tutti.