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Dice il saggio:
Il tempo passa, e l?uomo non se ne avvede.
Cos'è la solitudine ?
Oltre il semplice stare soli, la solitudine, quella vera, è un'altra cosa, è parlare tra se e la propria anima.
Riflessioni, fissazioni, rimpianti, immaginazioni, paure, critiche a se stessi, infinite critiche a se stessi, ricordi belli, ricordi brutti, amori passati, il sogno di nuovi amori.
Là fuori, così vicino, esaltante, tutto un mondo pieno di persone, che sembrano già liete, felici, appagate e senza bisogni, ricche di soddisfazioni e divertimenti.
Fiorisce il seme nero dell?invidia nel cuore, a chi guarda troppo alle altrui fortune.
Quando ci sono solo tu e i tuoi pensieri, le buone intenzioni e la voglia di cambiare si sgretolano,
come grumi di argilla secca nel pugno di un gigante.
Polverizzazioni, e si innalzano enormi dune che formano un deserto in cui ci si sente spersi senza via di uscita.
La solitudine raccoglie a piene mani quella sabbia e alimenta una enorme clessidra, a senso unico, che non si gira mai, che non cambia mai,
si riempie di silenzi e attimi di vita buttati al vento, mentre, inesorabilmente, segna lo scorrere del tempo.
La solitudine è tutto quello che non vorresti essere, ma che ti trovi a vivere, si nutre dell?inutile scorrere del tempo, tuo.
Questa è la solitudine, e sol la magia di un incontro saprà farla pian piano appassire e infine, forse, morire.
E la solitudine morì, nel sorriso spontaneo di chi si seppe stupirsi ancora della vita.