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Prima di tutto Buon Anno a tutti e che sia l'anno della totale apertura mentale di ognuno oltre che di profonda evoluzione spirituale, proseguiamo nel nostro viaggio per riscoprire che non ci sono barriere e non ci sono mai state!
James L. Chaffin era un anziano agricoltore della Carolina del Nord che morì nel 1925. I suoi familiari rimasero indubbiamente sorpresi e depressi quando vennero a conoscenza delle clausole delle sue disposizioni testamentarie. Il defunto lasciava la sua intera proprietà al suo terzo figlio Marshall, e diseredava completamente sua moglie e gli altri suoi tre figli. Il testamento era stato scritto e regolarmente autenticato nel 1905.
Quattro anni dopo, però, uno dei suoi figli, James P., cominciò a sognare che suo padre, buonanima, voleva parlargli. L'agricoltore gli compariva accanto al letto, con addosso il suo vecchio cappotto nero e una notte, prima di scomparire, gli disse: "Troverai il mio testamento in una tasca del cappotto".
Benché sconcertato, James P. Chaffin si sentì in dovere di controllare la strana affermazione del fantasma. Si scoprì che il cappotto apparteneva ora a un altro fratello, e così James si mise in viaggio. Giunto nella casa del fratello, lo trovò, e ne strappò le cuciture. Nella fodera interna dell'abito c'era un pezzo di carta con scritto: "Leggere il ventisettesimo capitolo della Genesi nella vecchia Bibbia di mio padre". Chaffin capì di aver per le mani qualcosa di importante, e così si recò nella casa di sua madre accompagnato da parecchi testimoni a cui aveva raccontato con emozione la sua storia. Il volume era così logoro che quando fu preso in mano cadde per terra e si ruppe in tre pezzi. Thomas Blackwelder, uno dei testimoni, raccolse la parte del volume che conteneva il Libro della Genesi e scoprì immediatamente che certe pagine erano state piegate insieme con gli orli in modo da formare una tasca. Quando l'aprì, i testimoni trovarono un testamento manoscritto datato "1919". A quanto pareva, il defunto agricoltore aveva cambiato idea, perché in questo nuovo documento diceva, fra l'altro: "Voglio che, dopo che la mia salma avrà ricevuto una degna sepoltura, il mio piccolo patrimonio sia equamente diviso fra i miei quattro figli, se sono in vita al momento della mia morte, e i miei beni personali e la mia tenuta siano divisi in parti uguali; e se qualcuno dei figli non sarà più in vita, passino in proporzioni uguali ai loro figli. Se la mamma sarà ancora in vita, voi dovrete prendervi cura di lei. Queste sono le mie ultime volontà e questo è il testamento".
A quell'epoca Marshall Chaffin era morto e la sua proprietà era amministrata dalla sua vedova e così James P. Chaffin produsse il testamento in tribunale. Parecchi testimoni dichiararono che il testamento del 1919 era veramente scritto nella calligrafia di James L. Chaffin. La vedova di Marshall non cercò di contestare in sede giudiziaria il nuovo testamento: la piccola proprietà venne equamente ridistribuita.
Di nuovo Buon Anno e baci a tutti.
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