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Si chiude oggi la stagione della CACCIA! Presentato dal Wwf la ricerca "Radiografia di un Paese contro natura e fuori dall'Europa". Secondo la ricerca sono ben 13 le Regioni che abusano del meccanismo delle deroghe per uccidere specie protette e allungano i periodi di caccia previsti dalla legge nazionale. Tre quelle che si aggiudicano la maglia nera per la caccia, in contrasto con le norme comunitarie: Liguria, Veneto e Toscana. Nelle aree più calde della battaglia contro l'illegalità, come le valli bresciane, lo stretto di Messina, Ischia, il delta del Po, le lagune pugliesi, è ancora necessario lo sforzo di centinaia di guardie volontarie venatorie per contrastare il bracconaggio. Tutto questo, denuncia il Wwf, dopo il tentativo fallito in Parlamento di adeguarsi alle regole della Ue con un decreto che imponeva il divieto di sparare nelle aree dei siti di importanza naturale delle zone di protezione speciale, tutelati da norme Ue. "E' urgente invertire la rotta di un Paese dove la quasi totale maggioranza degli italiani è persino contraria a qualsiasi attività venatoria e ricondurre questa attività a semplice esercizio ricreativo riducendo il suo forte impatto, insieme al bracconaggio, sulla fauna", dice il Wwf Italia. Gli ambientalisti ricordano anche il paradosso della legge italiana, che prevede che il diritto di chi imbraccia il fucile, meno dell'1% della popolazione, prevalga sugli altri cittadini quando si tratta di entrare in terreni privati.
Ecco la mappa del Wwf sull'Italia delle doppiette per la stagione 2006-2007:
C'é stato un incremento notevole degli esemplari cacciabili ed alcune Regioni hanno emanato delibere per sparare a storni e passeri, peppole e fringuelli, (queste ultime due protette dalla Ue). Maglia nera a Liguria, Veneto e Toscana per aver approvato norme sulla caccia in contrasto con le direttive europee. Il 19 dicembre scorso la Corte di Giustizia Europea ha ordinato all'Italia di sospendere la caccia!
L'ITALIA NEL MIRINO DELLA UE: Raffica di procedure d' infrazione a causa della violazione delle norme comunitarie, Lombardia e Sardegna sono le Regioni in cui le carenze sono più evidenti poiché lasciano scoperte rispettivamente ben 25 e 16 aree protette! Procedura d'infrazione anche per la caccia in Veneto, quella a specie protette in Sardegna (caccia aperta a storno, passero, passera mattugia) e in Liguria per aver concesso la caccia allo storno.
BRACCONAGGIO: Impennata dei ricoveri di animali protetti (migliaia ogni anno), soprattutto uccelli rapaci, in coincidenza con la stagione di caccia. Quest'anno non sono mancati episodi eclatanti di uccisione o ferimento di aquile reali (Biondino-Lecco a gennaio, nel bergamasco), di una lontra in Basilicata. Aperti ancora i fronti più caldi, come le valli bresciane, le lagune del delta del Po, dell'isola di Ischia, dello stretto di Messina, delle lagune pugliesi. Oltre 400 le guardie volontarie venatorie del Wwf, divise in 49 nuclei provinciali su 4 regioni, che lavorano in stretta collaborazione con l'Autorità giudiziaria. Nelle Valli bresciane nel 2006 sono stati sequestrati circa 2.000 animali protetti (fringuelli, pettirossi, rari beccofrosoni), 400 archetti (erano 4.000 nel 2002), 26 reti da uccellagione e oltre 500 trappole, 65 richiami elettroacustici in 3.500 ore di servizio.
CENTRI DI RECUPERO: Per recuperare animali feriti dal bracconaggio il Wwf dagli anni '70 ha istituito una rete di Centri di recupero. Oggi sono oltre 20 e accolgono migliaia di animali (tra gli 8.000 e i 10.000 all'anno) tra lupi, aquile, ricci, ghiandaie, caprioli, tassi, poiane, civette.
Perché l'Italia é così???
Perché non siamo mai al passo con l'Europa?
Perché abbiamo sempre dei record negativi?
A cosa serve uccidere poveri animali indifesi, solo per il gusto di uccidere?
Perché,perché