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Dedica a cui stai rispondendo

Sull'archetto all'angolo della piazza, al posto del lampione che vi è adesso, c'era un Cristo e un Angelo di gesso che reggeva un lumino in una tazza. Inoltre c'era un quadro, dove una ragazza veniva liberata da un'ossesso: ricordo d'un miracolo accaduto, sbiadito dalla pioggia e dall'umidità. Ma una bella mattina il proprietario tolse l'archetto e tutto quel che c'era, per darlo a Spizzichino l'antiquario. Il Cristo andò in Francia, e l'Angioletto lo prese una signora forestiera che ci guarnì la camera da letto.
E adesso l'Angioletto fa il gaudente in una bella cameretta rosa, si atteggia e ride nella stessa posa con l'ali aperte, spensieratamente. Non vede più la gente bisognosa che gli passava davanti anticamente, dal vecchio storpio al povero pezzente che gli chiedeva sempre qualche cosa! Nemmeno gli torna alla memoria quel cieco che ogni giorno, alla stessa ora, gli recitava la giaculatoria: nemmeno quello! L'Angioletto antico adesso regge il lume alla signora e assiste a certe cose che non dico!
Il cieco camminava rasente al muro per non urtare contro le persone, cercando con la punta del bastone che il passo fosse libero e sicuro. Non ci vedeva, poveraccio, eppure, quando avvertiva di voltare l'angolo borbottava la solita orazione con gli occhi spenti in quell'archetto buio. Perchè, si ricordava, da bambino la madre gli diceva: -- Lì c'è un Cristo, pregalo sempre e non aver paura... E lui, nei momenti di bisogno, lo rivedeva, senza averlo visto, come una cosa che riluce in sogno...
Da cinque mesi, al posto del lumino che s'accendeva per l'Ave Maria, vi hanno messo un lume d'osteria dove sul trasparente è scritto: Vino. Ma il cieco crede sempre che vi sia il Cristo, l'Angioletto e l'altarino, e nel passare si ferma, fa un inchino, recita un Pater Nostrum e rivà via... L'ostessa, che spessissimo ci ride, gli vorrebbe avvisare che non c'è niente, ma quando è al dunque non si sa decidere. -- In fondo, -- pensa -- quando un uomo prega Iddio lo può sentire direttamente senza guardare l'insegna della bottega.

Trilussa