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Lasciate che vi racconti una storiella..
Stasera ho deciso di fare una cenetta con degli amici.
Bene.
Compro tutte le cosine buone e faccio i salti mortali per essere a casa in tempo per preparare tutto.
Stresso mia mamma affinchè stasera mi lasci la macchina per poter riaccompagnare gli amici a casa.
In mattinata un'amica disdice per via dello studio, mi fido di lei e sò che il suo motivo è sincero.
Ok, mi dico, saremo solo in tre.
Un'oretta prima dell'appuntamento, mentre sono in autobus (dopo una corsa estenuante per prenderlo e arrivare a casa in fretta) mi arriva un messaggio di uno dei ragazzi che mi dice che l'altro non può venire.
"Grande" mi dico ironicamente "poteva dirlo soprattutto prima a me che l'ho invitato.."
Beh, il senso di questi messaggi era che siccome non c'era abbastanza gente lui non se la sentiva di venire.
A casa l'ho chiamato dal fisso e lui mi ha detto proprio le testuali parole:"Siamo solo io e te, forse è meglio rimandare.Fai una cosa, l'arrosto mangialo tu domani a pranzo."
Immediato è il mio crollo di autostima, seguito da un immane giramento di scatole e la solitudine che mi ha costretto a mangiare un pezzettino di pollo sola al tavolo della mia cucina, niente tovaglia, in una stanza vuota e triste.
Forse io pretendo troppo dalle persone.
Forse qualcuno leggerà questo sfogo e penserà che non vale la pena rimuginare sullo spiacevole episodio.
Ma il fatto è questo:io voglio bene alle persone e il più delle volte lascio che queste si approfittino di me..
Ferendomi laddove io tento di essere accorta e prudente:nei sentimenti.
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