"Ma quanti sono i modi di dire ti amo? Mille e più di mille... I più belli, i più folli, i più difficili. E quei silenzi ogni tanto, magari al telefono, a distanza... O di notte sotto una luna, o abbracciati al cuscino a sognare di averla lì in quel momento. O davanti al mare o alle montagne o guardando le stelle e sognarla ancora, preoccupati di averla persa per sempre. Ah, solo adesso capisco quanto l?amavo. Oppure esser più fortunati. Averla lì, guardarla negli occhi. Silenzio, un sorriso, un imbarazzo, stare lì lì per dirlo... Ma non riuscire. Non farcela. Eppure dovrebbe essere così facile... con tutto quello che provo per lei. E allora un ricordo. Come la bellezza di quell?immagine: ?Un tuffo dove l?acqua è più blu nulla di più... ? Sì dovrebbe essere facile. Eppure quelle labbra si bloccano. E quella bocca poi, sì, quella bocca animata di struggente passione, quelle due labbra che poeticamente sussultano, intrecciate, sconvolte, confuse, ribelli o forse semplicemente dispiaciute... Ma quale storia nascondono quelle labbra? E poi improvvisamente puff, come un piccolo sospiro, come un palloncino che si alza verso il cielo, come lo sbuffo di quel treno appena partito... Ecco le parole. Le magiche parole. Un sorriso e poi... Ti amo. Ti amo da morire, ti amo da impazzire, ti amo d?amore, ti amo tre metri sopra il cielo!. Ti amo di follia, ti amo di pazzia, ti amo fino alla luna e ritorno. Ti amo più di ieri e meno di domani. Ti amissimo. Ti amo e nulla di te mi basta. Ti amo e ho voglia di te. Ti... Ti amoro. Ti straamo. Ma ti amo si può dire anche in un modo del tutto particolare, forse a volte più bello. Non dicendolo. Amandola così tanto da dirglielo mille e mille altre volte ancora. Come? Ma è facile. Con un semplice sguardo. Ma deve essere così pieno d?amore che... Provateci. Ecco... Vedete? Lei ha capito. Allora abbassa lo sguardo. Leggermente imbarazzata arrossisce. Poi vi guarda negli occhi e naturalmente sorride. Felice di amare ed essere amata. E' così anche per voi?"
Federico Moccia